Anticipa ed è già in edicola Grandangolo 18, il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo. Numerosi gli argomenti di interesse a cominciare dalle vicende di mafia che riguardano la cosca mafiosa di Campobello di Licata e Ravanusa con il sequestro dei beni per un valore superiore a cinque milioni di euro a Giancarlo Buggea e Giovanni Marino. Grandangolo approfondisce temi e sviluppa numerosi aspetti rimasti ancora poco noti. Poi le vicende sull’asse Ravanusa-Brianza con l’operazione “Metalli preziosi” condotta dalla Procura della Repubblica di Milano, con indagini eseguite dalla Guardia di Finanza di Gorgonzola, che ha messo a nudo un vero e proprio sistema per eludere il fisco e realizzare “cartiere” destinate a “fabbricare” fatture fasulle. Uomini chiave dell’inchiesta gli eredi dell’imprenditore ravanusano Paolo Vivacqua ucciso nel novembre scorso, ossia i figli Davide, Gaetano e Antonio. Grandangolo pubblica l’atto di accusa degli inquirenti che non hanno esitato a definire le attività illecite scoperte come un vero e proprio “Sistema Vivacqua”. Ed ancora da Lampedusa si sviluppano clamorosamente vicende di corruzione che, alla luce dei provvedimenti adottati dalla Procura della repubblica di Agrigento non fanno dormire sonni tranquilli ad amministratori ed imprenditori. Intanto, va detto, che il Gip del Tribunale di Agrigento ha confermato il sequestro delle somme (282 mila euro) di pertinenza dell’ing. Giuseppe Gabriele, già capo dell’Utc di Lampedusa che vanno ad aggiungersi ad un precedente sequestro di oltre 112 mila euro. I dettagli della vicenda nel giornale in edicola oggi.
La politica tiene banco con alcuni articoli che delineano il quadro generale nell’immediatezza delle elezioni amministrative. Così come interessanti sono gli articoli riguardanti l’Asp 1 e la sanità in genere. Grandangolo torna a parlare di Teleacras, dell’informativa tipica antimafia che ha raggiunto la società Mediatel (partecipata Gasme) il cui dominus è l’attuale direttore editoriale Giovanni Miccichè. Ma affronta anche le vicende relative al mancato pagamento degli stipendi ai giornalisti (dal luglio scorso) e dell’interrogazione parlamentare del deputato regionale Giacomo Di Benedetto del Pd che invita il governatore Lombardo a non mandare a Telacras per le interviste i suoi membri di Giunta consigliando lo stesso Lombardo ad attivarsi per impedire ogni rapporto di tipo economico con la tv agrigentina.