28 Marzo 2024
Home CDA spa – Il dramma di 70 famiglie in mezzo ad una strada. Ma non solo…

12 thoughts on “CDA spa – Il dramma di 70 famiglie in mezzo ad una strada. Ma non solo…

  1. Tutti sapevano e sanno come gestisce gli affari il sig. burgio, ma tutti fanno finta di non sapere sopratutto i sindacati.
    Gli atteggiamenti mafiosi sono quelli di coloro che approfittano delle debolezze delle persone, dello stato di bisogno dei dipendenti, sono quelli di quanti effettuano scambi di favore con la pelle dei poveri operai. che schifo, questo può succedere solo ad agrigento.
    sono indignata

  2. E’ il solito circuito mediatico,giustizialista.Ma c’ un giudice ad Agrigento che se ne occuperà ?

  3. adesso trova giustificazione la scorta.
    eh già la disperazione di chi perde il lavoro è forte.
    quindi è giusto che sia scortato.-

  4. Egregio Sig. Morici,
    molti ricorderanno un articolo di un paio di anni fa’ del Burgio sulle pressanti richieste di assunzioni da parte dei sindacati.
    ….e come non dimenticare gli accordi sindacali a tutela del Burgio in barba ai lavoratori ?
    Venduti!!!!

  5. io ho lavorato nel punto vendita che avevano aperto a Catania (durato solo 1 anno e chiuso all’improvviso); intanto vi dico che hanno commesso irregolarità nei contratti, a tempo determinato per tutti e rinnovati più di due volte e credo anche con lo zampino dell’ufficio del lavoro e pertanto sono stati impugnati i licenziamenti; ma quel che più colpisce è che quanto visto di assurdo nella gestione di questa azienda non è nemmeno raccontabile perchè si penserebbe ad una esagerazione. Quel punto vendita non ha chiuso per la concorrenza agguerrita ma solo perchè gente irresponsabile aveva voce in capitolo e tanti fidati della proprietà venivano solo a giocare con il giocattolino miliardario che gli era stato regalato. TUTTO A SPESE DELL’AZIENDA CHE ADESSO SI RITORCE CONTRO I DIPENDENTI E TUTTI GLI ALTRI CREDITORI

  6. anche io ho lavorato nel negozio di Catania.
    Purtroppo tutto quello che dice il collega é tristemente vero !
    scaffali vuoti per mancanza di pagamenti, merce acquistata alla Metro per non far figure di m…, contratti palesemente irregolari ( quattro proroghe a tempo determinato !!!) , e incaricati di fiducia della società e parenti di soci o pseudo tali che PRELEVAVANO i soldi dalla cassa senza rendicontare …insomma RUBAVANO.
    Un’azienda distrutta da un arrogante miliardario.

  7. ma perchè prima farsi fotografare al varo, poi smentire ecc?
    se uno ha la possibilità di comprare e mantenere uno yacht da dieci milioni, che male c’è?

  8. io ho conosciuto l’azienda in occasione dell’apertura del punto vendita a Catania nel quale ho lavorato per un anno (il punto vendita ha chiuso dopo un anno di esistenza). Vi dico subito che il contratto di lavoro era irregolare e pertanto è stato impugnato il licenziamento, in quanto a tempo determinato e rinnovato due volte consecutivamente (forse con lo zampino dell’ufficio del lavoro). Riguardo all’azienda posso dirvi che la gestione e l’organizzazione tutta, a mio modesto parere (esperienza ventennale ad alti livelli nel settore) è risultata a dir poco ASSURDA, considerate che raccontare alcune cose viste all’interno mi metterebbe in condizione di non essere creduto pensando ad una esagerazione. Io non so se la proprietà aziendale ne era al corrente ma le persone fidate che guadagnavano fior di quattrini non hanno fatto altro che sperperare l’enorme quantità di denaro investito in quel punto vendita per far si che tutto andasse a male, gente che veniva da Agrigento solo per giocare con il giocattolo che il presidente gli aveva regalato, tanto alla fine cosa mettevano di tasca loro? (anche quei pochi clienti rimasti ormai s’erano fatti l’idea che più che un supermercato quello era un BORDELLO) ( insomma è come dare la Ferrari ad un neo patentato) c’è da dire che è vero che già dai primi giorni l’azienda aveva un deficit assortimentale (da loro mascherato) dovuto alla mancanza di credito da parte dei fornitori che lamentando mancati pagamenti non consegnavano la merce. Man mano che si andava avanti col tempo siamo riusciti ad entrare nel Guinness dei primati più volte: per essere il primo supermercato senza nemmeno un tipo di lamette da barba, senza un tipo di assorbenti igienici, ecc. ecc. ecc. e dulcis in fundo per aver proposto un volantino di Natale senza nemmeno un panettone.

  9. @ ex dipendenti
    Quale colpa ha la proprietà se incaricati o parenti di soci facevano tutto questo?
    In questo caso, gli altri sono soltanto vittime e certamente anche per ragioni fiscali avranno denunciato gli ammanchi.

  10. tranne nella omertosa Agrigento…
    la risposta se la dà da solo.
    tutti liggemu e nuddru parla. lei voleva dare voce ai muti.
    leggono i suoi colleghi giornalisti, i dipendenti i sindacalisti e pure quelli che lavorano per lo stato e che si sono sistemati i familiari. ma nessuno parla.
    però si lamentano che le televisioni non li intervistano.
    legge totò, luigi, carmelo, francesco,sergio, mimmo, natale, lorenzo e tutti gli altri. ma unni su?
    legginu puru i sindacalisti.
    cicciu, lillì, maurì, giulla’ ma chi fini facistivu?
    tutti ammutuleru

  11. ovviamente il sig burgio non paga il pizzo alla mafia,
    ma lo sta’ facendo pagare ai dipendenti.
    dico tutto

Lascia un commento