Secondo i dati registrati, sarebbero più di 80mila i migranti irregolari arrivati in Ungheria dall’inizio dell’anno.
Le stime dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati, indicano in circa 1.500 quelli che ogni giorno passano la frontiera tra Grecia e Macedonia. Molti di loro, diretti verso la Germania, altri, senza meta, cercano di raggiungere i centri di accoglienza a cui vengono assegnati.
Il governo macedone, nonostante abbia lanciato una campagna di xenofobia, ottenendo come risultato il risveglio delle coscienze di cittadini ed associazioni di volontariato che operano in soccorso dei migranti, nei giorni ha invocato un pronto intervento di Bruxelles per affrontare una crisi che sta investendo il paese e che rischia di espandersi all’intera Europa.
Da una parte i migranti, uomini, donne, neonati, che dopo essere fuggiti da guerre e barbarie che devastano i propri paesi di origine, cercano asilo e inseguono la speranza di una vita migliore in Europa.
Dall’altra, il cosiddetto mondo civile, che dopo aver colpevolmente ignorato il dramma di questi popoli, quando non colpevole di averlo causato, non riesce a trovare un’adeguata risposta al loro esodo.
Ieri erano a centinaia i migranti che arrivati in Ungheria e volendo proseguire il loro viaggio verso la Germania, hanno inscenato una protesta alla stazione Keleti di Budapest.
Le foto, sono state scattate ieri da Agostino Spataro, il quale trovandosi a Budapest e seguendo il dramma di migliaia d’immigrati concentrati intorno e nei sottopassaggi della stazione Keleti, ha documentato la difficile situazione nella quale vivono i migranti accampati nei sottopassaggi e la protesta inscenata dinanzi al piazzale della stazione.