La guardi, la rimiri questa foto. E stenti a credere alla vergogna. Guardi quel signore seduto e ti chiedi se è proprio lui. È lui. Josè Pepe Mujica. E pensi nuovamente che è una vergogna.
Pensi a quello che sta facendo, pensi all’esempio che sta dando. Già, perchè più in alto vai nella scala sociale, più l’esempio è una pianta d’edera che attecchisce. La gente emula, imita, stima, rispetta, o svilisce e disprezza, ma compera. Spesso. Specie quando non c’è di meglio. E in Italia, esempio a caso, non abbiamo di meglio.
Guardi questa foto. È Josè Pepe Mujica. Non fa il pensionato. È il Presidente dell’Uruguay. Non aspetto nemmeno le smentite, lo so prima di voi che questa foto potrebbe essere falsa. O meglio potrebbe essere quello che non è. Dicono sia vecchia, dicono sia in attesa per un incontro politico. Sta di fatto che la foto ritrae un uomo importante che fa la fila per attendere il suo turno in un ospedale pubblico. Non è tanto importante se sia veramente così. È importante la reazione. Chiunque abbia visto questa foto e sa chi è Mujica non si stupirebbe. Il buon Pepe vuole adottare bimbi dopo il suo mandato presidenziale, tanti.
Vive in una fattoria, non a palazzo di corte, va al lavoro in autobus e si ferma a parlare con la gente. Forse economicamente non cambia nulla. Ma dà il famoso esempio. Si è tagliato lo stipendio, guadagna una cifra normale. È dare l’esempio. Perchè l’esempio è edera che attecchisce, prende sui muri buoni così come sui calcinacci. E germoglia. Il punto è che vera o non vera, questa foto non stupisce, perchè da Pepe Mujica te lo aspetti. Il punto è che è una vergogna, perchè se non fosse vera, comunque nessun politico italiano verrà mai ritratto a fare il suo turno in ospedale.
Il punto è che c’è una partita importante, ma a pensare come e quanto siamo rappresentati a volte dai nostri governanti, viene un rigurgito, una nausea, una piccola impercettibile vergogna di sentirsi rappresentati in Italia. Di vedersi coperti da strati di merda dall’odore di superficialità. Di vedere che nessuno che ci guida dà l’esempio. E alla vigilia di Italia – Uruguay dei mondiali di calcio, questi pensieri non puoi permetterteli. Non sono un buon esempio, perchè per un impercettibile attimo di nanosecondo, con un presidente così, ti piacerebbe essere Uruguagio. Ma è un attimo.
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