La dichiarazione del Presidente della CEI che non esistono guerre di religione e che le guerre sono volute e scatenate dai fabbricanti di armi, ricalca quelle che, più di un secolo fa, erano, più che le teorie, le sparate polemiche della Sinistra, considerata “eversiva”.
Che le guerre di religione, abbiano, in verità, assai poco a che vedere con la religione è concezione essenzialmente laica, anzi, anticlericale, che ha come completamento quella secondo cui le religioni servono a coprire e giustificare le peggiori malefatte degli uomini.
Ma, si pensi quel che si vuole delle religioni, è indiscutibile che la gente accorsa al grido di Pietro l’Eremita “Dio lo vole” ad affrontare un viaggio verso l’ignoto ed a farsi massacrare dalle pestilenze e dalle scimitarre di altri invasati, era mossa da più o meno concepibili convincimenti religiosi e non dalle esortazioni dei fabbricanti di spade, elmi, archi e frecce. Ciò è difficilmente contestabile.
Che potenti fabbricanti di armi soffino sul fuoco dell’intolleranza religiosa, come ieri sul contrasto delle ideologie o sugli odi nazionalistici, non fa sì che questo ammazzarsi dei popoli, su cui essi guadagnano possa essere scambiato con la guerra tra marche di cannone e fucili.
D’altro canto ci si dovrebbe aspettare qualche proposizione meno rozza ed approssimativa, almeno dal Presidente della CEI, dal Papa, dai Cardinali, di fronte al fatto storicamente indiscutibile che i loro predecessori bandirono esplicitamente guerre in nome della religione. Ed i Papi guerrieri e guerrafondai, che scomunicavano Imperatori che, invece di andare ad ammazzare Ebrei, Musulmani e Cristiani in Gerusalemme, venivano a patti con Saladino per aprire la “Terra Santa” ai pellegrini Cristiani, erano, correggetemi se sbaglio, “infallibili”, almeno quanto lo è Papa Francesco.
Questa storia della CEI che si allinea sulla posizione più becera del materialismo e dell’economismo anarchico-socialista per “spiegare” guerre e terrorismo (cioè per coprire la verità) ha però del grottesco e del comico. La dichiarazione del Presidente della CEI è arrivata poco prima della strage di Berlino col nuovo metodo del camion-ariete contro la folla. Che “dietro il terrorismo” ci siano ora i fabbricanti di camion?
Mauro Mellini