Dopo la smentita da parte di Air France di aver chiesto ad Alitalia il taglio di 5mila posti di lavoro, resta ancora aperta la questione sulla partecipazione all’aumento di capitale, che scade il 16 novembre, e che non appare affatto scontata. Parigi ha infatti posto condizioni che se non dovessero essere soddisfatte porterebbero i francesi a non sottoscrivere l’aumento di capitale, portando la propria quota a meno del 10%.
Air France non sottoscriverà l’aumento di capitale, diluendo la sua quota dall’attuale 25% fino a meno del 10%. Sono giorni decisivi per la trattativa tra Roma e Parigi. Il canale diplomatico è stato aperto.
Ad intervenire, ad Effetto Giorno, su Radio24, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi: “Il primo interlocutore rimane comunque Air France”, ma nel caso non sottoscrivesse l’aumento di capitale “la possibilità di cercare sul mercato nuovi partner, credo sia un dovere della società Alitalia ma anche compito istituzionale di uno stato che ritiene il trasporto aereo internazionale strategico”. Dopo lo scontro con i Francesi per la vicenda dell’ecotassa, Lupi tiene a sottolineare che i rapporti con Parigi sono ottimi e che incontrerà il 20 novembre a Roma il suo omologo d’oltralpe per un bilaterale. “Sapendo che stiamo parlando di interlocuzioni tra imprese private, il ruolo strategico che il governo italiano e francese possono giocare sul tema del trasporto aereo e delle grandi alleanze internazionali, certamente ci vedrà discutere e collaborare”, dice. “Io ho profondo rispetto del mercato, e così rispondiamo anche a chi in Europa ha ventilato che noi avremmo agito su Alitalia per aiuti di stato. Non solo non lo potevamo fare ma non lo vogliamo fare. Air France deve decidere entro il 16 novembre se sottoscrivere l’aumento di capitale, se ritiene strategica industrialmente la partnership con Alitalia, deve sottoscrivere l’aumento di capitale, anche perché ha un vantaggio da un punto di vista dei patti parasociali, se non dovesse sottoscrivere l’aumento di capitale, allora scende e si diluisce al 10%. A quel punto, si apre la possibilità di cercare sul mercato nuovi partner, ritenendo noi indispensabile per la sfida del mercato un’alleanza internazionale forte”.