A rispondere al ministro dell’Economia francese, Pierre Moscovici, che aveva anticipato come la Francia voglia rinegoziare il contratto con il consorzio Ecomouv, incaricato di riscuotere la cosidetta ‘ecotassa’ obbligatoria per i mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate, è Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24.
Va ricordato come il consorzio Ecomouv sia controllato per il 70% da Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia).
“Siamo abituati a non intervenire sulle questioni interne degli altri paesi, siamo stupiti delle dichiarazioni del ministro. Ritengo che Moscovici abbia sbagliato” – afferma Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, intervenuto a Effetto Giorno, su Radio24, in merito all’ecotassa e alla ridiscussione del contratto con il consorzio guidato da Autostrade. “Sono sicuro che non possa essere la posizione del governo francese. Ciò che ci ha stupito di più è che il ministro dell’Economia si sarebbe dichiarato stupefatto per il fatto che un contratto per la costruzione e gestione del sistema di pedaggio per mezzi pesanti sulla rete nazionale sia stato attribuito ad una società straniera. Questo non è accettabile, nel senso che siamo tutti in Europa, si fanno gare europee ad hoc. Se grazie a dio anche l’Italia ha delle eccellenze che, non solo partecipa alle gare, e poi le vince. Un conto – prosegue Lupi – sono le politiche del governo francese, un conto è il rispetto delle gare europee, del mercato e l’attuazione dei contenuti di questa gara. Abbiamo detto che il governo italiano su questo starà molto attento, non intervenendo nel merito perché non spetta a noi. Mi auguro innanzitutto che il ministro Moscovici dica che c’è stata un’incomprensione o un errore, ma in ogni caso che le regole si rispettano e valgono per le aziende francesi quando vengono in Italia e devono valere per quelle italiane quando vanno in Francia”.