In occasione della convention elettorale “Per cambiare in meglio” tenutasi questa mattina al Cine Astor a sostegno del candidato all’Ars Lillo Firetto (Udc), quest’ultimo è intervenuto con una disamina sui problemi che affliggono la società siciliana. Particolare attenzione è stata posta sui temi sanità e precari.
“Non è pensabile – ha dichiarato Firetto – che in campagna elettorale in modo del tutto clientelare si assegnino posti nella sanità siciliana, scelte che si ripercuotono sulla qualità del servizio sanitario e sulla salute dei cittadini. Vanno rimodulati i criteri di allocazione delle risorse umane ed in particolare di dirigenti e primari, guardando esclusivamente al merito ed alla professionalità di chi esercita tali funzioni. Penso poi ai lunghi turni di attesa per fare una risonanza magnetica ed al suo costo veramente oneroso (trecentocinquanta euro). Un altro grande paradosso è che nell’ospedale di Agrigento da un anno e mezzo si trovi incellofanata e mai utilizzata la strumentazione per la risonanza magnetica, costringendo così tante famiglie a raggiungere altri presidi ospedalieri.
L’altra emergenza, sociale anzitutto, è rappresentata dai lavoratori precari, una bolla che rischia di esplodere bloccando le attività dei comuni. Non si dimentichi che la maggior parte dei lavoratori all’interno delle pubbliche amministrazioni, sono precari. Al Comune di Porto Empedocle, se non disponessi di queste unità, dovrei chiudere alcuni uffici e disarticolare il corpo della Polizia Municipale. Occorre portare avanti una grande azione a tutela di questi lavoratori ed un ragionamento proficuo con il governo nazionale. Quello dei precari è un “cataclisma” di tipo sociale e strutturale ed in quanto tale va affrontato in tempi immediati – conclude Firetto-.”
I nodi sanità e precari sono tra le priorità del programma di governo dell’Udc e del candidato all’Assemblea Regionale Siciliana Lillo Firetto.
il nostro porto il nostro mare ..il mediterraneo il più grande mare x il commercio l’articolo bellissimo ma che non siano solo parole diamo spazio a lillo firetto e non bloccate le sue proposte ..è una persona fanfastica
Il crescente interesse degli elettori alla candidatura del Sindaco di Porto Empedocle alle prossime elezioni regionali rappresenta contemporaneamente un invito ed un avvertimento allo stesso candidato.
Non c’è dubbio che il suo passato da amministratore di una città che ha vissuto – e vive tutt’ora – una sorta di “rinascimento” complice anche il fatto che quel territorio è stato interessato da questioni economiche non secondarie come il rigassificatore che – verosimilmente – rappresenterà un volano per la locale economia, sia un ottimo biglietto da visita.
Detto questo però, dobbiamo sperare che le condizioni della “fortuna” politica di Firetto siano riproducibili.
Passando ai problemi della sanità e dei precari, il primo problema relativo alle nomine dei dirigenti e primari potrebbe essere facilmente, il condizionale è d’obbligo, affrontato dalla Politica.
Il secondo, quello dei precari, è più difficile.
La stagione dei precari è stata la naturale conseguenza di una mancanza di visione economica e sociale complessiva dell’intera classe dirigente siciliana. E’ stata una risposta parziale, forse errata, alle questioni di rinnovo della macchina amministrativa e parzialmente alla disoccupazione.
E’ assolutamente vero che tanti, tantissimi, precari (termine che in siciliano significa anche perenne) sono oggi insostituibili avendo acquisto una professionalità “sul campo” di tutto rispetto.
Ma è anche vero che a tanti siciliani non è stata concessa la stessa opportunità: l’unica discriminante era la vicinanza al politico di turno.
Non è possibile oggi fare “tabula rasa” di tutti i precari e ripartire da capo: per tante famiglie il precario è l’unica fonte di reddito.
La stabilizzazione dei precari è oggi questione economica. La volonta politica siciliana di trovarvi rimedio non può non tener conto del fatto che sono altri i luoghi di discussione: Governo nazionale e Commissione Europea.
Spero solo che i tutti i candidati alle prossime elezioni abbiano il coraggio di dire ai propri elettori che la questione precari potrebbe essere “al di fuori” delle loro capacità politiche.