Venerdì 20 luglio 2012 ore 9.30
Aula Borsellino, Facoltà di Scienze Politiche.
CITTA’ IN RETE PER LO SVILUPPO
Attraverso i Sud della Regione Euromediterranea.
L’economia nasce in una agorà, in una piazza polverosa: si scambiano frutti della terra, animali, tessuti esotici. La gente si incontra, mostra le cose più belle e anche quelle brutte, sono le cose che ha. Poi trova qualcosa a cui da un valore simbolico, che piace a tutti, una pietra, un metallo, un oggetto particolare: oro? Diamanti? turchesi? monete? La gente si incontra ancora, parla, si emoziona, convince e viene convinta.
Da allora passa tanto tempo. Un bip o meglio un bit, tanti bit, si muovono. Veloci, invisibili, senza anima, automi. C’è una piazza che nessuno vede, asettica, la merce non si vede, si mostra ciò che non si ha e che si può avere solo se si toglie ad altri. Non ci sono sorrisi ed emozioni. La gente non si
incontra. Dopo secoli un nuovo tiranno invisibile.
Quando un pensiero è generato e diventa parola allora ci sono le condizioni perché quel pensiero e quella parola diventi un fatto.
Alberto Tulumello, a cui è dedicato l’avvio di un “Viaggio in Sicilia” attraverso i Sud della Regione Euro-Mediterranea, diceva che “nella misura in cui la crisi economica e il crollo del sistema economico meridionale progrediscono e arrivano a corrompere anche la capacità di reazione dei migliori progetti politici, occorre alzare il tiro, allargando l’orizzonte, pensare di agire secondo tre tappe a cui si aggiunge il rilancio dell’Economia di prossimità, la necessità di superare l’economia di sussistenza e il riequilibrio dei rendimenti fra pubblico e privato, rendendo conveniente ogni forma di auto impiego, riducendo le asimmetrie e gli squilibri generati dal sistema pubblico.”
Il pensiero economico è il frutto, e non viceversa, della sociologia. Prima nasce la piazza, poi la teoria, prima qualunque bambino tira un calcio ad un pallone, poi si trovano le regole. E così, oggi, ribaltiamo il paradigma, affermando che è dalla necessità del contatto fisico fra la gente che si ritorna alla dimensione di una economia della piazza reale che ridiventa agorà e regole condivise.
La Sicilia è metafora dell’incrocio di culture, il viaggio attraverso le sue strade è metafora dell’incontro fra le culture antiche che animano i sud del mediterraneo. E poiché è la piazza del mercato che ha generato le condizioni per lo sviluppo dei popoli il nostro viaggio inizia dalla ricerca dello sviluppo attraverso il lavoro stabile e produttivo che si può promuovere, favorire e far
crescere, e sul lavoro sommerso che si può trasformare in lavoro regolare e in “lavoro decente” (secondo la bella espressione dell’organizzazione dell’ONU sul lavoro, l’ILO, Internazional Labour Organization): Sviluppo e lavoro decente;
1. Il Sud
La rete delle regioni del Mezzogiorno, e porre il problema e il progetto per il riscatto del Sud, che a seguito dei morsi della crisi sembra diventato simile a come lo descriveva Antonio Gramsci: “una disgregazione sociale”. L’Europa e le politiche di coesione promosse e finanziate dall’Unione Europa sono un orizzonte dell’iniziativa e il ruolo delle città deve diventare fondamentale secondo i più recenti indirizzi europei che voglio assegnare alle città ruoli
importanti e più significativi.
2. I Sud del mediterraneo.
Se il Mezzogiorno riesce ad avere di nuovo voce comune, si deve estendere l’azione ai Sud del mediterraneo: Portogallo, Spagna, Mezzogiorno d’Italia e Grecia. La crisi sta agendo in modo simile su questi pezzi deboli dell’Unione Europea, e una riflessione comune ed una voce comune in Europa potrebbe essere significativa ed importante per i Sud e per l’intera Europa.
D’altra parte la corruzione, l’illegalità e l’inefficienza, che affliggono in modo particolare queste aree d’Europa, sono l’alibi della finanza e del capitalismo globale per fare pagare prezzi altissimi a queste insufficienze, inefficienze e corruzioni; ma è indubbio che le classi dirigenti (?) dei sud contribuiscono a costituire alibi e ragione per tali comportamenti.
3. Il Mediterraneo.
I Sud d’Europa sono parte di una più vasta famiglia di Stati o di comunità quali il Mezzogiorno d’Italia che comprende innanzitutto i paesi del Maghreb e del Maschrek
CITTA’ IN RETE PER LO SVILUPPO
Attraverso i Sud della Regione Euromediterranea.
Dedica del fondo bibliotecario sulla Storia Economica della Sicilia contemporanea al prof.
Alberto Tulumello.
Welcome Cafè
Dibattito:
Introduce e coordina
Emanuele Villa, Un’altra Storia
Saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo
prof. Roberto Lagalla
Saluti del Preside della Facoltà di Scienze Politiche
prof. Antonello Miranda
Virgilio Bellomo, Cantiere Politiche dello Sviluppo – Un’altra Storia
Luca Bianchi, Vice Direttore dello Svimez
Leoluca Orlando, sindaco di Palermo
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli
Michele Emiliano sindaco di Bari
Massimo Zedda, sindaco di Cagliari
Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme
Giulio Santagata, XI Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione Territoriale
Rita Borsellino, presidente di Un’altra Storia ed eurodeputato
Ore 13.30 chiusura, a seguire Lunch.