Si è parlato tanto di lavoro nero.Finalmente il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che di fatto inasprisce le sanzioni già previste per chi assume lavoratori non in regola. Viene così recepita la direttiva europea (2009/52/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO) sulle sanzioni per i datori di lavoro che impiegano stranieri irregolari (Un primo tentativo di definizione di lavoro nero,si deve alla Legge n. 73 del 23 aprile 2002, recante «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, recante disposizioni urgenti per il completamento delle operazioni di emersione di attività detenute all’estero e di lavoro irregolare», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 24 aprile 2002).Nella direttiva, al punto 3 si legge: Il perno di tali misure dovrebbe essere un divieto generale di assunzione dei cittadini di paesi terzi non autorizzati a soggiornare nell’Unione europea accompagnato da sanzioni nei confronti dei datori di lavoro che lo violano.Le pene vengono aumentate se i lavoratori irregolari occupati sono più di tre, se sono minori e se sono sottoposti a condizioni lavorative di particolare sfruttamento.Tuttavia la norma concede al datore di lavoro il “ravvedimento operoso”,provvedimento di regolarizzazione. I datori di lavoro che occupano irregolarmente alle proprie dipendenze lavoratori extracomunitari, potranno dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l’immigrazione entro un arco di tempo ancora da definire.Solo così si potrà combattere il fenomeno del “caporalato” particolarmente presente nei settori dell’edilizia e dell’agroindustria, dove un numero sempre in continua crescita di operai e braccianti, italiani e migranti, sono sottoposti al ricatto ed allo sfruttamento da parte di caporali, spesso agli ordini di clan criminali.. Sono circa 80 mila questi lavoratori “fantasmi” che malpagati e senza sicurezza lavorano nei campi e raccolgono quei prodotti ortofrutticoli che finiscono sulle nostre tavole. La norma contro il caporalato varata dal governo e’ una delle poche note positive,in un momento di grande “compressione” (spending review) che sta attanagliando il nostro Paese,finalmente una norma di civiltà. A tal proposito,la Cgil ha presentato il progetto nazionale “Gli invisibili nelle campagne di raccolta”, Il progetto partir da Nardò comune di 32.065 abitantidella provincia di Lecce con il “Camper Legalità”, che per due anni girera’ l’Italia.
Aldo Mucci
CGIL Villaggio Mosè