Dopo aver denunciato all’opinione pubblica le possibili pressioni dell’amministrazione Zambuto nei confronti del dirigente Carlo Bertolino il quale aveva sottolineato che il comune ha in bilancio circa 14 milioni di euro di crediti inesigibili, Calogero Miccichè, Coordinatore Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Agrigento, presenta un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti, in merito alla non corretta gestione finanziaria del comune:
Alla Procura Regionale della Corte dei Conti
Palermo
Oggetto: Esposto in ordine alla non corretta gestione finanziaria del comune di Agrigento, specificatamente in merito alla questione dei residui attivi inesigibili rilevati con Determina Dirigenziale n. 111 del 17 maggio 2012, sospesa parzialmente con Determina Dirigenziale n. 123 del 29 maggio 2012.
Il sottoscritto Calogero Miccichè……….., espone alla spettabile Procura in merito alla non corretta gestione dei residui attivi inesigibili del bilancio del Comune di Agrigento.
Premesso che nel sito on line del suddetto Comune è stata pubblicata Determina Dirigenziale n. 111 del 17 maggio 2012 a firma del dirigente del settore VI, arch. Carlo Bertolino, con la quale accertava residui attivi inesigibili pari a euro 14.214.139,38 somma questa, alla luce dell’atto di ricognizione dei residui attivi e passivi, effettuato a norma di legge, dovrebbe essere conseguentemente sottratta dal bilancio 2011, operazione questa da effettuare nelle sedi opportune per eventuale riequilibrio.
Che il suddetto Dirigente del settore VI trasmetteva la presente Determina al Direttore Finanziario dell’Ente, e. p.c. al Segretario Generale e al Sindaco per i provvedimenti di competenza;
Che con Determina Dirigenziale n. 123 del 29 maggio 2012, pubblicata in pari data nello stesso sito on line del Comune, il Dirigente del settore VI sospende parte dell’esecutività della Determina Dirigenziale n. 111/2012, specificatamente nella parte che riguarda la ricognizione dei residui attivi – relativa alla somma di 14.214.139,38, di euro – somma questa per altro confermata come residui attivi inesigibili;
Che la decisione di sospendere l’esecutività dell’atto ricognitorio dei residui attivi inesigibili è stata presa sulla base della richiesta scritta dal Direttore Finanziario dell’Ente, Dott. Giovanni Mantione, lettera che è stata integralmente trascritta nella stessa Determina 123/2012.
Considerato che richiesta di sospensione proveniva dal Direttore Finanziario che gerarchicamente si trova nella posizione di comando superiore, al suddetto Dirigente del settore VI non restava che ottemperare.
Lo scrivente è dell’ avviso che la richiesta di sospensione appare illegittima dato che il Direttore Finanziario, venuto a conoscenza dei fatti rilevati nella Determina D. n.111/2012 molti giorni prima della pubblicazione, e comunque anche se fosse stato dopo, questi, tramite il Segretario Generale, doveva trasmettere entro 7 giorni dalla pubblicazione al Presidente pro tempore del Consiglio Comunale tutto l’incartamento per l’eventuale riequilibrio di bilancio, così come il disposto nel secondo capoverso del comma 6 dell’art.153 del d.lgs 267/2000 che recita: “In ogni caso la segnalazione è effettuata entro 7 giorni dalla conoscenza dei fatti”, affinché il consiglio comunale, ai sensi dell’art. 193 del d.lsg. 267/2000, si pronunci sul possibile riequilibrio di bilancio attraverso l’immediato reperimento di nuove entrate, oppure dichiari il dissesto del comune.
Considerato che la sospensione dell’esecutività della Determina D. n.111/2012 è una inutile perdita di tempo con gravi ulteriori danni erariali per l’Ente, si chiede alla Spettabile Procura gli accertamenti del caso, chiede inoltre di essere informato qualora il caso esposto dovesse essere archiviato.
Alla presente si allegano le note stampe del sottoscritto del 30 maggio 2012 e del 2 giugno 2012
Con Osservanza
Agrigento 5 giugno 2012 Calogero Miccichè