Aragona (Agrigento)- Uno scrosciante applauso di dissenso è partito dalla tribuna dove prendono posto i cittadini che vogliono seguire i lavori del Consiglio comunale, quando giovedì 1 marzo 2012 il Presidente Gioacchino Volpe ha dichiarato la mancanza del numero legale.
I consiglieri Giuseppe Pendolino, Carmelo Graceffa, Carmelo Sciortino e Salvatore Parello erano infatti usciti dall’aula, evidentemente contrari o in disaccordo per la votazione di qualche punto all’ordine del giorno.
Questa la dichiarazione del consigliere Biagio Bellanca: “14 consiglieri comunali hanno votato per la modifica statutaria, cioè, per la norma che prevede (in giunta) la presenza di un sindaco e quattro assessori di cui almeno uno di sesso diverso dai rimanenti. La norma è stata approvata con 14 voti ma sulla decorrenza, che avevamo già votato la scorsa volta, diciamo che è stata anche questa approvata con 10 si e un astenuto (il consigliere Cammarata).
Per non andare avanti ed evitare che si concludesse l’iter stasera per quanto riguarda l’ultima modifica statutaria, dei consiglieri facenti capo all’attuale amministrazione sono vergognosamente fuggiti, e lo ripeto, vergognosamente fuggiti dall’aula consiliare per evitare che il Consiglio comunale stasera concludesse le procedure e nell’arco di un mese l’amministrazione si fosse trovata con soli 4 assessori com’è stato previsto”.
Riferendosi ai consiglieri che avevano lasciato l’aula, il capogruppo di Fareitalia conclude: “Ecco utilizzano la democrazia della fuga. E questa è la gente che si propone per amministrare domani la città di Aragona. Complimenti!”
Di diverso avviso rispetto Biagio Bellanca, il consigliere Carmelo Graceffa, il quale ha spiegato che essendo alla scadenza del mandato elettorale ritiene inutile che debba essere questo Consiglio comunale, e i consiglieri che lo compongono, a dettare le regole per il futuro. Secondo Graceffa, sarebbe più logico che il Consiglio comunale che uscirà dalle prossime elezioni amministrative metta mano alle regole che si vorrebbero attuare da subito. “Siccome fra due mesi si elegge il nuovo Consiglio comunale le regole se le fanno loro – ha puntualizzato Carmelo Graceffa –. Perché devo essere io ad anticipare la legge?”
T.C.: Probabilmente per lanciare un messaggio..
Graceffa: “No, è una questione di principio sua (del consigliere Bellanca – ndr), perché non ha senso investire il Consiglio comunale di queste cose quando sono regolamentate per legge”.
T.C.: Stamane le mamme sono nuovamente venute in Municipio a protestare per la mensa scolastica. Nell’ottica di voler lanciare un duplice messaggio, riduzione dei costi e sacrifici per tutti, non sarebbe opportuno – come afferma peraltro Bellanca?
Graceffa: “No, no.. questa è una domanda demagogica perché io posso dire che l’assessore Pulselli non costa niente (all’ente), poiché è dipendente di un istituto e, quando è presente (in Giunta) non gli dobbiamo dare soldi all’istituto; si e no gli diamo 200€”.
Sull’operato dell’assessore Pulselli Carmelo Graceffa aveva speso parole di elogio, al contrario di altri consiglieri che lo hanno definito un assessore assente. Per il consigliere Graceffa il popolo di Aragona prima o dopo ringrazierà Paolo Pulselli per il tipo di lavoro che ha fatto e tra i tanti meriti soprattutto, quello di aver sensibilizzato i cittadini affinché si mettessero apposto con le sanatorie.
I lavori consiliari ripresi nella giornata di venerdì 2 marzo hanno visto la votazione su “introduzione dell’art. 20bis – sul gettone di presenza”. Votazione che era rimasta in sospeso il giorno prima a causa del numero legale fatto venir meno da alcuni consiglieri usciti dall’aula. Con 3 SI e 9 NO la votazione non ha raggiunto la maggioranza assoluta quindi, occorrerà un’altra votazione. Si è reso dunque necessario aggiornare i lavori consiliari nella giornata di giovedì 8 marzo alle ore 1900.
Totò Castellana