Esprimiamo soddisfazione per le dichiarazioni rese dal Ministro dell’Interno durante il Question Time di ieri 18 gennaio 2012 in merito alla razionalizzazione delle del servizio di scorte. Il Ministro dell’Interno Cancellieri, alla prima interrogazione ha chiarito che le nuove misure sul servizio di protezione vanno nella direzione di un contenimento dei costi. La seconda interrogazione ha riguardato le misure di protezione adottate per un imprenditore Agrigentino
Per quanto riguarda la prima interrogazione relativa alle misure di razionalizzazione dei servizi di scorta e tutela, il ministro ha fornito alcuni chiarimenti. In primo luogo, Cancellieri ha ricordato che le misure adottate vanno nella direzione di un contenimento dei costi di questo servizio e che gli interventi saranno estesi anche al terzo e quarto livello di protezione. «Le misure di protezione sono adottate – ha ribadito il ministro – a seguito di approfondita valutazione della situazione personale di rischio» valutazione svolta in duplice livello:«in sede locale e in sede centrale».
Inoltre, la previsione che i mezzi per la scorta debbano essere messi a disposizione dal destinatario trova un limite nel caso di comprovata impossibilità che sarà accertata dal prefetto. In questo caso, infatti, i mezzi saranno messi a disposizione dalle forze di polizia.
Questo meccanismo sarà comunque adottato, ha spiegato il ministro, in maniera «graduale e flessibile», ribadendo che in sede locale la proposta dovrà giungere dal prefetto che dovrà comunicarla per la definitiva determinazione all’Ufficio interforze per la difesa personale (Ucis) che gestisce la materia a livello centrale. Concludendo, il ministro dell’Interno ha ribadito che «Qualsiasi valutazione è rimessa al prefetto, massima autorità responsabile per il buon governo della provincia». La seconda interrogazione ha riguardato le misure di protezione adottate per l’imprenditore Agrigentino Ignazio Cutrò. Su questa questione il ministro Cancellieri ha ribadito quanto precisato con un comunicato stampa del 16 gennaio scorso ovvero che il Sig. Ignazio Cutrò beneficia di tutte le misure previste dalla legge sui testimoni di giustizia e che la Commissione centrale per i programmi di protezione ha già disposto l’audizione dell’interessato per la prossima riunione in programma il 25 gennaio proprio per individuare ulteriori possibili interventi, oltre a quelli già disposti dall’Amministrazione.
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE SPIR ANTONINO ALLETTO: Bene il Ministro, occorre comprendere che i servizi di scorta hanno oramai un costo elevato e non possono che essere assegnate nei casi e nei modi previsti e in determinate condizioni di pericolo dei soggetti da scortare .Da sempre abbiamo denunciato che determinati servizi di scorta apparivano più come status symbol che per effettiva necessità. Le auto e gli agenti adibiti ai servizi di scorta devono essere utilizzati correttamente rispettando i criteri di sicurezza sia dello scortato che degli operatori che la effettuano. Ci auguriamo che i Prefetti valutino ulteriormente e con particolare attenzione le varie istanze che perverranno nei loro Uffici e che l’Ufficio Centrale interforze per la difesa personale (Ucis) verifichi attentamente ogni singola istanza esitata dalle varie Prefetture, solo in questo modo si potranno ridurre i costi e garantire maggiore efficienza agli aventi diritto.