24 Maggio 2025
Home Manifestanti, teppisti e ladri di Stato

2 thoughts on “Manifestanti, teppisti e ladri di Stato

  1. La ricerca della verità o della giustizia non giustifica mai atti di violenza!
    Bel pezzo Direttore

  2. Ricordate questa foto?

    http://img638.imageshack.us/img638/8086/carlo4.jpg

    Non è una foto scattata ieri a Roma. E’ una foto del 20.07.2001 scattata a Genova. Quello con il cappuccio e l’estintore che assalta l’auto dei Carabinieri intrappolata con il muso davanti ad un muro, insieme agli altri incappucciati che la circondano, si chiamava Carlo Giuliani: tutti gli assaltatori inferociti non sembrano avere intenzioni pacifiche.

    Purtroppo nell’auto dei carabinieri c’è un ragazzo, due anni più giovane di Carlo, è nato a Catanzaro ed è in servizio a Genova: si spaventa, spara e Carlo Giuliani muore.

    La mamma di Carlo Giuliani diventerà poi senatrice della Repubblica Italiana, suo marito era un sindacalista ai vertici della CGIL: ha fatto quindi una discreta carriera. Invece il carabiniere terroncello fa il disoccupato: è stato il capro espiatorio per tutti, per la mamma senatrice che ha perso il figlio e per i vertici dei carabinieri, che gravi errori a Genova hanno commesso il 20.07.2001.

    Non dovremo meravigliarci se questi incappucciati che oggi a Roma hanno sfogato la loro rabbia sono anche i figli di papà della intellighenzia catto-comunista che perdona tutto a tutti, anche ai black-block, che tollerano questi giovani annoiati a cui piace giocare allo sciacallo, al teppista, al terrorista, al piromane, all’incappucciato, all’anarchico, se non lo fanno ora da giovani, quando potranno mai farlo? Anche i loro genitori poverini mica hanno avuto tempo di insegnargli che è pericoloso assaltare le forze dell’ordine alle manifestazioni… sono forse troppo impegnati nelle loro carriere politiche/sindacali?

    Fortunatamente ieri a Roma non ci sono stati morti, ma è chiaro che questi soggetti violenti preferiscono essere protagonisti in azioni da teppisti piuttosto che essere protagonisti di idee in un pubblico dibattito o in forum di discussione: secondo voi è possibile che questi ragazzi non abbiano avuto una adeguata educazione al dialogo e all’ascolto?

Lascia un commento