I Consiglieri Comunali Nello Hamel, Angela Galvano e Salvatore Lauricella ritengono che il problema della continuità del mantenimento in funzione dei tre moduli di dissalazione vada affrontato con senso di responsabilità guardando sia l’aspetto relativo alla continuità dell’approvvigionamento idrico della città di Agrigento sia l’analisi dei costi che l’acquisizione degli impianti farebbe gravare sull’Ente, ciò in considerazione della incontestabile alta incidenza delle spese relative alla produzione dell’acqua, alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, al pagamento del personale addetto per il funzionamento, nonché alla pesante rilevanza dei consumi di energia.
Per i Consiglieri Nello Hamel, Angela Galvano e Salvatore Lauricella è, quindi, necessario trovare soluzioni che non comportino esborsi finanziari per il Comune di Agrigento e permettano di continuare a far funzionare gli impianti di dissalazione attraverso l’inserimento degli stessi nel complesso delle fonti di adduzione da cui l’ATO idrico di Agrigento attinge per l’erogazione nel comprensorio dei Comuni servito dallo stesso.
I dissalatori potrebbero, infatti, divenire una sorta di risorsa idrica di emergenza da utilizzare per tamponare le crisi nei flussi di acqua provenienti dalle fonti tradizionali (Favara di Burgio, dissalata di Gela, Voltano etcc…). Oggi ampiamente sufficienti a garantire il quantitativo di acqua necessario per la distribuzione idrica nella città capoluogo con i turni attuati da Girgenti Acque.
Bisogna, infatti, sottolineare che l’alto costo di produzione dell’acqua dei dissalatori ne rende antieconomico l’utilizzo in via ordinaria e pertanto il mantenimento di questi impianti può essere giustificato solo come risorsa emergenziale.
Una particolare attenzione viene poi posta dai Consiglieri comunali Nello Hamel, Angela Galvano e Salvatore Lauricella sulla necessità praticare una soluzione che escluda anche la ricaduta dei costi dell’acqua dissalata direttamente sull’utenza in quanto, considerando il miglioramento dell’apporto idrico dalle fonti tradizionali che forniscono acqua a Girgenti Acque ad un costo notevolmente inferiore, non sarebbe giustificato l’acquisto dell’acqua dissalata degli impianti di Porto Empedocle se non per le straordinarie evenienze per altro già ordinariamente tamponabili all’interno dello stesso sistema idrico integrato.
Per queste ragioni i Consiglieri Nello Hamel, Angela Galvano e Salvatore Lauricella, mantenendo ferma la loro posizione di escludere il Comune di Agrigento dall’acquisto degli impianti o dall’assunzione diretta della gestione degli stessi, auspicano la convocazione di una conferenza dei servizi con la partecipazione della Regione, dell’ATO idrico, di Sicilia Acque, di Girgenti Acque e di tutti gli enti ed uffici interessati, per verificare se esistono disponibilità per l’acquisto dei dissalatori e le modalità del futuro utilizzo degli stessi.