La Corte Europea condanna l’Italia per infrazione alla Direttiva sul contratto a tempo determinato. Finalmente un primo spiraglio sul precariato in Italia si direbbe. Peccato che il nostro Paese continui a sfruttare negli enti locali delle regioni del centrosud e in Sicilia anche nei servizi appaltati alle cooperative, circa 20 mila lavoratori lsu, lpu e asu senza alcuno straccio di contratto di lavoro da metà degli anni ’90. Le timide aperture per la contrattualizzazione a termine dei lsu e lpu per la Calabria, strappate a forza ma limitate a pochi con priorità per gli ultra 55enni su 5000 lsu/lpu, non sono sufficienti a scrivere la parola fine al precariato, senza la certezza di rifinanziamento strutturale per gli anni a venire e la definitiva assunzione per tutti.
in Sicilia le integrazioni comunali considerate spese per il personale (pure se non ha un contratto di lavoro) da ridurre annualmente, per imposizione di legge, limite invece non applicabile agli appalti e alle esternalizzazioni, per destinare soldi pubblici a favore delle privatizzazioni dei servizi e del profitto.
Nel Lazio, dopo la pronuncia della Corte dei Conti, (mai intervenuta prima sul lavoro nero dei lsu), che ha ritenuto illegittimi i trasferimenti di risorse regionali, con annullamento di tutte le assunzioni del 2011 e 108 contratti a tempo indeterminato vigenti da oltre 3 anni, licenziamenti di massa e blocco degli stipendi, è stato riaperto il bacino per 860 lsu, ma oltre le retribuzioni pregresse non pagate, ad attese drammatiche per la liquidazione degli assegni asu, saranno attaccati ad un filo vista la straordinarietà della convenzione, fino a quando il Ministero del Lavoro non darà certezza del rifinanziamento per il 2015 e oltre la scadenza dell’attuale accordo con la Regione Lazio.
A più di un anno di distanza dalla legge 125 le liste regionali che impongono agli enti locali di attingere dalle graduatorie per assunzioni a tempo indeterminato, sono ancora un miraggio, così come i decreti interministeriali previsti dalla legge n. 147/2013 per l’individuazione di risorse da destinare alle assunzioni lsu.
Inoltre, c’è grande preoccupazione per le proroghe, dopo la bocciatura del rifinanziamento di 100 milioni per Napoli e Palermo e il taglio di 16 milioni al fondo occupazione. Quella degli Lsu e di tanti altri lavoratori è una situazione davvero insostenibile, l’unica speranza risiede in una ripresa della lotta di classe.
Scrisse Karl Marx , Filosofo, Economista, Sociologo Tedesco “ La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi”.
Aldo Mucci