“Credo che, per quanto conosco l’organizzazione, avesse già cercato di pensare ad una successione. Perché è vero che Riina rappresentava il capo assoluto di Cosa Nostra, però è anche vero che ormai le sue condizioni facevano facilmente prevedere che di lì breve sarebbe scomparso. Sono abbastanza certo che l’organizzazione si sia mossa per prendere le decisioni necessarie: o una gestione collegiale dei vertici o un tentativo di qualcuno di forzare la mano. Nel primo caso avremmo una stagione di politica silente di Cosa Nostra, di sommersione come è stata quella inaugurata da Provenzano o uno scontro, che non è mai da augurarsi. Sicuramente una consultazione c’è stata”.
Così Vittorio Teresi, procuratore aggiunto di Palermo parla della successione al vertice di Cosa Nostra dopo la morte di Totò Riina durante il suo intervento a Storiacce di Raffaella Calandra su Radio 24 e sull’ipotesi che la morte di Riina possa accelerare la cattura di Messina Denaro il procuratore aggiunto di Palermo sottolinea: “non credo che abbia una influenza diretta” e alla giornalista che ribatte chiedendo se non si riducano le coperture per il superlatitante, il procuratore risponde sicuro: “Non credo proprio, anzi credo che la morte di Riina abbia fatto tirare un sospiro di sollievo a molti, dentro e fuori Cosa Nostra” facendo riferimento alle inchieste tuttora aperte a Caltanissetta, Palermo e Firenze. No comment invece del procuratore sulle intercettazioni recenti del boss Giuseppe Graviano- che hanno portato ad una nuova iscrizione nel registro degli indagati per Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri dalla Procura di Firenze.
Rosy Bindi – Non si sa cosa accadrà adesso
“Finché Riina è stato in vita era lui il capo, non si sa cosa accadrà adesso se non, presumibilmente, che sceglieranno di darsi un altro capo.” Così Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, a Storiacce di Raffella Calandra su Radio 24 e aggiunge: “Io credo che oltre che catturare Matteo Messina Denaro sia necessario seguire il processo che succederà dentro cosa nostra dopo la morte di Riina. Non bisogna sottovalutare affatto il fine pena di altri mafiosi e anche il comportamento degli stessi figli di Riina e di tutti gli altri capi mafia. E’ un momento delicato, io credo sia necessario riflettere sulle tante verità che Riina ha portato con sè, per quello che la mafia delle stragi ha rappresentato, per le responsabilità che ci sono state da parte, non solo della mafia, ma di chi, fuori dalla mafia, ha in qualche modo usato o si è fatto usare dalla stessa.”
Alla domanda della giornalista se la morte di Riina potrebbe avere un effetto anche sulle coperture della lunga latitanza di Messina Denaro, Rosy Bindi risponde: “Assicurarlo alla giustizia vorrà dire anche capire cosa è accaduto in questi annie magari potrebbe essere un risultato dopo la morte di Totò Riina.”