Ritorna l’ atteso appuntamento con il Festival del Cinema Archeologico, nella suggestiva cornice della Valle dei Templi, dal 17 al 20 agosto, con ingresso libero, alle ore 21,00. Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ha organizzato la VIII’ edizione del Festival su quattro serate condotte nella quiete del Baglio di casa Sanfilippo, dove ben si percepisce il fascino dei templi in un coinvolgente panorama notturno di luci. Il Festival si conferma tra gli eventi culturali che, meglio, riescono a captare l’interesse e il consenso di studiosi, appassionati e turisti. I filmati costituiscono occasioni irrinunciabili di approfondimento e ricerca per il loro valore divulgativo, tecnico e scientifico, e, proiettati su una vetrina nazionale, contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio archeologico. Sulla linea che rispetta il principio “vivere il passato per comprendere meglio il presente”, anche questo anno, proiezioni dei migliori film archeologici, italiani e stranieri, riusciranno a coinvolgere un grande pubblico:
Programma:
festival del cinema archeologico 2011
Valle dei Templi di Agrigento
Agrigento, Casa Sanfilippo , 17-20 agosto 2011, ore 21.00
mercoledì 17 agosto
Il messaggio dell’ultima città etrusca
di Marc Brasse, Germania, 52′
Il film presenta la storia di Isidoro Falchi (1838-1914), medico in un piccolo paese della Toscana meridionale e archeologo per passione. Falchi si era prefissato l’obiettivo di trovare l’ultima città che apparteneva alla lega delle città etrusche: Vetulonia. Si sapeva già dai resoconti dei Romani che le città erano dodici, ma Vetulonia non era mai stata trovata. Oltre ai ritrovamenti di Isidoro Falchi, il film presenta anche la significativa eredità che gli Etruschi ci hanno lasciato e indaga il mistero della loro origine prima che gli Etruschi si insediassero in Italia…
Come Nerone salvò Roma
di Stacey Mannari, Italia, 30′
Il documentario restituisce un’immagine inedita dell’ultimo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, portandone in luce le qualità positive e l’attività costruttiva, che ha segnato in maniera indelebile il volto della città di Roma. Con l’ausilio di ricostruzioni sceniche e di ben 16 minuti di computer grafica -3d vengono ricostruite le fasi dell’incendio del 64 d.C., che distrusse la capitale dell’impero, e la successiva attività di ricostruzione promossa da Nerone. Le ricostruzioni in CG 3D mostrano per la prima volta le misere strade dei quartieri popolari della città eterna e ricchezze sfolgoranti della Domus Aurea.
Le Ciampate del Diavolo
di Vanni Gandolfo, Italia, 35′
Vulcano Roccamonfina, nei pressi di Napoli. Scoperte le impronte umane più antiche del mondo. Risalgono a 350.000 anni fa. Si è sempre creduto che fossero le orme del Diavolo, il quale, cacciato dal Paradiso, cadde sulla lava ardente lasciando il segno del suo passaggio in eterno. Le impronte di Roccamonfina sono uniche perché impresse su un pendio, e perciò hanno permesso di scoprire la struttura fisica, e persino… il pensiero dei nostri antenati.
giovedì 18 agosto
Nel cuore del Sahara – Anatomia di un deserto
di Sylvia Strasser, Germania, 43′
Il documentario ci conduce nel sud-ovest della Libia, nel Fezzan. Con gli abitanti del Sahara, i Tuareg, un archeologo e un geologo esplorano luoghi spettacolari della natura e della storia umana e scoprono cose sorprendenti sulla storia climatica del Sahara.
Il mistero della balena
di Luc-Henri Fage, Francia, 52′
Otto anni fa, un’equipe di speleologi dell’associazione Centro Terra scoprono sulla costa ancora selvaggia dell’isola Madre di Dio, nella Patagonia cilena, delle ossa di balena all’interno di una gigantesca grotta. Come spiegare questo mistero sapendo che la grotta si trova otto metri al di sopra del livello del mare. Ma la grotta custodisce altre vestigia, quelle degli Indiani Alakaluf, i Nomadi del Mare: grotte dipinte, sepolture… Sfidando le intemperie, il gruppo raggiungerà la grotta, dove le sorprese si accumulano, permettendo agli scienziati di avanzare un’ipotesi originale e sorprendente.
venerdì 19 agosto
Tracce di Paolo Orsi
di Massimo Valentinotti e Matteo Zadra, Italia, 40′
Paolo Orsi (1859-1935) è stato tra i fondatori dell’archeologia moderna. Nel corso della sua vita ha portato alla luce gran parte dei più importanti siti calabresi e siciliani. In particolare ha dato consistenza alla leggendaria civiltà dei Siculi, che abitava l’isola prima dell’arrivo dei coloni greci. Soffermandosi pazientemente a esplorare le loro necropoli, Orsi si è portato coraggiosamente ai margini di quella civiltà perduta, recuperando i suoi caratteri originari e analizzandone la radicale differenza. “Tracce di Paolo Orsi” ricostruisce l’avventura dell’archeologo roveretano attraverso le parole dello stesso Orsi – le sue relazioni scientifiche, le corrispondenze, i diari – e ci propone uno sguardo inedito sullo stato attuale dei siti da lui scavati.
L’enigma dell’odissea polinesiana
di Hélène Constanty e Olivier Comte, Francia, 52′
In mezzo al Pacifico, l’oceano più grande del mondo, le isole della Polinesia sono come oasi in un deserto marittimo. Le Hawaii, l’isola di Pasqua, la Nuova Zelanda, la Polinesia francese… Tutte queste isole sono abitate da un’unica popolazione: i Polinesiani. All’alba dei tempi, alcuni uomini sbarcarono su queste spiagge orlate da noci di cocco, in queste baie fitte di vulcani. Ma da dove viene questo popolo? Il mistero del popolamento di queste terre ha da sempre affascinato i viaggiatori. Nel XX secolo le loro imprese confermano i risultati delle più recenti scoperte scientifiche: 1500 anni prima che Magellano compisse il primo giro del mondo a vela, i Polinesiani avevano già colonizzato, metodicamente, anche le più piccole isole del più vasto degli oceani.
sabato 20 agosto – serata finale
Una fanciulla sacerdotessa a Cahuachi
(film fuori concorso)
di Minoru Nakamura, Giappone, 53′
Tra le piramidi che si trovano vicino alle Linee e ai geroglifici di Nazca in Perù, è stata trovata trovata dopo oltre duemila anni la mummia di una ragazza con una maschera d’oro. Oltre a presentare l’intero processo di scavo, durato due mesi, questo autentico capolavoro della documentaristica archeologica, suggerisce una nuova teoria sulle civiltà del Sud America.
PREMIAZIONE
Assegnazione del Premio “Valle dei Templi” al miglior film gradito al pubblico
L’eremo di Santa Febronia. I luoghi, il culto, la memoria
(film fuori concorso)
di Lorenzo Daniele, Italia, 16′
“Visitai poi l’Eremo di Santa Febronia. Essa subì un martirio più crudele di qualsiasi altra Santa. Ebbe gli occhi cavati, i denti strappati, le mammelle tagliate; fu squarciata sotto una ruota munita di lame taglienti; lapidata, bollita, arrostita e infine bruciata” (J. Houel). Il culto di questa Santa dalle origini orientali, la devozione della gente che ancora oggi ne celebra la memoria presso l’eremo rupestre, fanno da cornice all’area archeologica delle Coste di Santa Febronia: la strategica collocazione topografica, tra la Piana di Catania e l’ultima propaggine dell’Altopiano ibleo, e la complessa stratificazione cronologica rendono ancora oggi questo luogo uno dei più suggestivi e misteriosi della Sicilia.
Presenta le serate: Giulia Pruneti giornalista TVR Teleitalia / 7GOLD
Informazioni:
0922.621634
parcovalledeitempli@regione.sicilia.it
selezione filmati Dario Di Blasi
archivio cinematografico Museo Civico di Rovereto
Cinema e Archeologia, si confermano un binomio di successo, il fascino delle scoperte associato ad una corretta e fedele ricostruzione storica in una avvincente sceneggiatura consente di sedurre un pubblico sempre più vasto e interessato. Come sempre, nell’ ambito della serata conclusiva si procederà alla assegnazione del Premio Valle dei Templi al migliore film più gradito al pubblico. In nessun caso la scelta sarà semplice per la varietà e la ricchezza degli argomenti trattati nei documentari.
Interessante. Da pubblicizzare presso gli Istituti di Cultura Italiana nel mondo.