Grandangolo – il giornale di Agrigento – diretto da Franco Castaldo – pubblica, nel numero 15 in edicola oggi, un articolato seguito dell’operazione Grande vallone, l’operazione antimafia della passata settimana che ha decapitato le cosche ricadenti nell’asse territoriale Campofranco, Mussomeli, Sutera. L’inchiesta “Grande vallone” ha aperto una crepa preoccupante lungo il percorso che porta alla lotta alla mafia ed al racket. Senza inutili giri di parole i magistrati della Direzione distrettuale di Caltanissetta hanno detto che il dato inquietante che emerge dall’inchiesta è costituito dall’assoggettamento degli imprenditori alle prese con le realtà mafiose locali. Il problema non è di poco conto se si considera che la società civile, ormai da anni, si attende proprio dai grandi gruppi imprenditoriali (ma anche dai piccoli) quell’impegno e quella costanza di intendimenti che spesso vengono sbandierati in televisione. Non basta solo parlare. Occorre anche agire e pienamente. Fugare ogni dubbio su veri e presunti doppiogioco. Su questi temi è arrivato veramente il momento di dire basta con tutte le forze e farlo soprattutto con grande lealtà La stagione della vittoria, quella che ha fatto registrare grandi successi delle forze dell’ordine sul fronte dell’odiosa raccolta del pizzo non può e non deve restare solo un ricordo. Un’intera pagina nella quale raccontiamo, con sei biografie non autorizzate di imprenditori agrigentini tutte da leggere – ciò che è avvenuto negli ultimi tempi partendo dalla svolta antimafia predicata dagli imprenditori che con le loro denunce hanno messo con le spalle al muro le cosche dell’agrigentino e narrando come e perché altri loro colleghi la mafia non l’hanno combattuta ed anzi l’hanno agevolata. Ma c’è qualcosa che non quadra. Restando in tema di mafia, torniamo ad occuparci di Maurizio Di Gati che con le sue dichiarazioni rese ai pubblici ministeri, tira in ballo l’Mpa e il presidente Lombardo. Una storia già nota che Grandangolo vi aveva raccontato nel dicembre 2010. L’intervistona di Diego Romeo è dedicata a Margherita Rimi, neuropsichiatra infantile, che si racconta con intelligenza e garbo. I temi politici vengono affrontati con alcuni servizi molto approfonditi ed infine spieghiamo perché, attraverso un articolo di Gaetano Gaziano, Lampedusa merita davvero il premio Nobel per la pace.