“I Buoni Libro sono dovuti per legge”, così viene spiegato dal competente assessorato regionale.
Nei giorni scorsi, una lettera con 170 firme dei genitori degli alunni della scuola media inferiore di Aragona è stata indirizzata al sindaco Alfonso Tedesco. Nella missiva i genitori chiedono, al primo cittadino, lumi sulla mancata erogazione del buono libro per gli anni scolastici che vanno dal 2007 sino a quello in corso.
Dall’assessorato regionale competente un’esaustiva sintesi normativa sul buono libro.
“Le mosse prendono avvio dalla legge n. 68 del 1976 – viene spiegato – essa stabilisce che il buono libro sia a carico della regione siciliana per degli importi, allora, quantificati in 40.000 £ per gli alunni della prima media e 20.000 £ per quelli della seconda e terza media. Successivamente, la Legge regionale n 1/79 art. 6 dispone, in materia di assistenza scolastica, il passaggio delle competenze dalla regione agli enti locali”.
Si arriva così al 1985, quando con legge n 57 viene stabilito che a decorrere dal 1987 il contributo, che era previsto con la Legge regionale n. 68 del 1976 (quello di 40.000£ e 20.000£), è elevato a 120.000 £ per gli studenti della prima classe e di 80.000£ per quelli della seconda e terza classe. Queste cifre sono rimaste tali senza subire variazioni.
“Ultimo intervento normativo è la Legge n. 14/2002 che – affermano all’assessorato regionale – interviene in maniera poco precisa, poiché all’articolo 10 riporta testualmente: “A decorrere dall’anno scolastico 2002/03 è erogato (ma non precisa da parte di chi) nei limiti dell’attuale stanziamento di bilancio (ma a quale bilancio non fa riferimento, anche se la competenza dovrebbe essere dei comuni) a favore dei soggetti individuati della prima, seconda e terza classe un contributo aggiuntivo, del 30%, a quello della legge 57/1985”. Questo significherebbe che, alle 120.000£ per le prime classi e alle 80.000£ per le seconde e terze classi, si dovrebbero sommare circa 30€ in più nel triennio.
Il dirigente responsabile spiega, leggi alla mano, che l’art. 17 della L.R. 57/85 ha un carattere impositivo, quelle sono le somme da destinare agli alunni, e dice chiaramente che quelle somme vanno erogate. L’art. 10 della L.R. 14/2002, invece, stabilisce “che è erogato nei limiti dello stanziamento di bilancio, lasciando, quindi, spazio ad eventuali interpretazioni; ad ogni modo quel 30% si andrebbe ad aggiungere alle somme stabilite dalla Legge regionale 57/85”.
Ad Aragona, come dimostra la missiva che i genitori hanno inviato al sindaco, da circa quattro anni non viene erogato il buono libro. È possibile?
“Il Buono libri è un intervento di competenza dei comuni (art. 6 L.R. 1/79), quindi i comuni dovrebbero erogarlo, del resto non è mai stata abrogata questa norma. Qualora da quattro anni ad Aragona non fosse stato erogato il buono libro, sarebbe avvenuto in difformità di legge”.
Se è ai possibili sviluppi dei sistemi di istruzione che va affidato il compito di educare le future generazioni, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, non si può fare a meno di considerare come il non rimuovere detti ostacoli di ordine economico, finisca con il penalizzare le fasce sociali più deboli.
Se fosse vero che “gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti”, come affermava Aristotele, è segno che i nostri politici – che hanno già distrutto il presente – hanno pensato anche a come uccidere buona parte delle nuove generazioni
E bravi!! E poi si riempiono la bocca con parole come UGUAGLIANZA, NIENTE BARRIERE di ACCESSO ALL’ISTRUZIONE, CULTURA, SVILUPPO……
Mi verrebbe da dire “FALSE PERLE AI PORCI” siamo veramente trattati alla stregua di animali.
ke bel futuro ke ci attende!!!!!!!!!spero ke l’amministrazione di Aragona ci illumini ……abbiamo il diritto di sapere il xkè di cio’?nn credo ke abbiamo solo il dovere di pagare le tasse!