6° Episodio – L’Evoluzione dell’antiterrorismo italiano analizzata dalla CIA
Di Isabella Silvestri. Legge Fabio Fabiano.
Benvenuti a un episodio che scava nelle radici e nell’evoluzione della risposta italiana al terrorismo, attraverso la lente di un documento della CIA del 1° Maggio 1984, desecretato nel 2011.
In questa puntata l’analisi dei servizi segreti americani su come l’impegno antiterrorismo in Italia abbia attraversato una profonda metamorfosi, evolvendo e rafforzandosi notevolmente dagli anni ’60 in poi.
Il documento della CIA evidenzia che l’ondata di terrorismo politico urbano, che raggiunse il suo picco nel 1978, fu istigata in parte dai neofascisti. Tuttavia, la violenza cambiò rapidamente direzione e intensità e le Brigate Rosse e gli altri gruppi della sinistra radicale superarono rapidamente l’estrema destra in termini di efficienza organizzativa, frequenza degli incidenti e, in particolare, importanza dei loro obiettivi.
Fu solo il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro nel 1978, il tentativo di colpire al cuore lo Stato italiano, a trasformare la compiacenza in preoccupazione a livello governativo e d’opinione pubblica, spingendo a un potenziamento dell’antiterrorismo.

L’analisi americana passa in rassegna la ristrutturazione dei servizi di intelligence del 1977, che portò alla creazione del SISMI e del SISDE, ma il governo fu lento nell’attuare la riorganizzazione e i servizi furono subito afflitti da problemi.
Il SISMI fu anche censurato e segnalato per aver utilizzato la maggior parte delle sue risorse illegalmente nel tentativo di invadere il dominio antiterrorismo del SISDE e per aver accettato incarichi da altre agenzie in violazione della legge.
A causa dell’aumento del terrorismo e, soprattutto, dell’inefficienza dei servizi segreti appena riorganizzati, il governo si vide costretto ad agire in modo non convenzionale.
Fu nominato il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a capo delle forze antiterrorismo, e il governo bypassò le procedure standard.
Dalla Chiesa riferiva direttamente al Primo Ministro, dimostrando la volontà di potenziare rapidamente le capacità operative contro l’estrema sinistra.
Nel prossimo episodio, l’eredità operativa del Generale Dalla Chiesa e la complessa e frammentata organizzazione antiterrorismo italiana (SISDE, CESIS, CIIS, UCIGOS, DIGOS, NOCS, GIS), con le continue rivalità interne tra i ministeri e i servizi di sicurezza che, nonostante i successi, ne limitavano l’efficacia.