“Ancora nessuna chiarezza sulla riapertura della scuola a settembre. L’istruzione, come sancito dalla nostra Costituzione, è un bene comune. Per questo, insieme al comitato Rodotà e ad altri sottoscrittori tra parlamentari ed esponenti della società civile, abbiamo lanciato l’iniziativa “La Scuola bene comune”. Non possiamo ritornare al concetto di scuola che avevamo prima, ma dobbiamo cogliere questa occasione per reinventare ed innovare il modello educativo”. Così dichiara in una nota congiunta l’On. Fioramonti (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e Ugo Mattei, presidente del Comitato Rodotà.
“La scuola nella prospettiva dei beni comuni- continua Mattei- deve essere curata e protetta da tutti come un ecosistema entro cui si svolge la vita della parte più preziosa della comunità umana, quelle generazioni future per la cui difesa il Comitato Rodotà si è costituito. Per questo servono creatività e partecipazione, non burocrazia e terrore”.
“L’iniziativa mira alla costituzione di un gruppo di lavoro per l’innovazione didattica e culturale che coinvolga tutti i soggetti che rappresentano la comunità scolastica, le associazioni, i sindacati della scuola e i ragazzi stessi, per progettare l’avvio dell’anno scolastico con proposte concrete ed attuabili nel poco tempo rimasto prima della riapertura a settembre”.
“Tante le proposte di potenziamento e di implementazione che verranno apportate dall’iniziativa per la gestione dell’emergenza, tra le quali anche la previsione di un patto di comunità tra istituzioni, enti locali e terzo settore insieme per la scuola; investimenti massicci in stabilizzazioni ed assunzione di personale (dirigente, docente, amministrativo), infrastrutture e dotazioni; erogazione del voucher babysitter a chiunque decida di non mandare i propri figli all’asilo nido o alla scuola materna (scuola non dell’obbligo)”.
“La prima riunione operativa, in modalità on-line, si terrà martedì 25 agosto alle ore 17:00 con la presenza di Parlamentari e organizzazioni che hanno dato la propria adesione.”
“Riteniamo fondamentale bilanciare il diritto alla salute con tutti gli altri diritti fondamentali, fra i quali quello all’istruzione. Per questo è necessario lavorare da subito per la ripartenza, pur tenendo conto del problema sanitario, con un nuovo modello che sia adeguato ai bisogni dei bambini e degli adolescenti, e a sostegno delle famiglie e dei genitori”- conclude infine l’ex Ministro.