Luigi Genovese a I Funamboli su Radio 24: I cittadini hanno votato me, non mio padre. Grillo dice sono impresentabile? Lui è stato condannato in terzo grado.
“Hanno votato me, non mio padre. La campagna elettorale l’ho fatta io. Naturalmente il supporto di mio padre non è mancato”. Così, Luigi Genovese, figlio di Francantonio Genovese, ai microfoni de I Funamboli su Radio 24, commenta il record di preferenze ottenute nelle ultime elezioni siciliane. “I 5 Stelle dicono che mio padre è impresentabile? Intanto io non sono impresentabile – continua Genovese – visto che non ho nessuna procedura penale in corso. Inoltre non è impresentabile mio padre che è stato condannato in primo grado. I 5 stelle hanno parlato in campagna elettorale più degli impresentabili che di contenuti.
Grillo mi ha attaccato personalmente quando ho parlato dei fondi europei. Ma se io non potessi parlare dei fondi europei, il figlio di Grillo non dovrebbe poter parlare di sicurezza stradale, visto i fatti che hanno coinvolto Grillo che ha una condanna in terzo grado di giudizio”.
Renzi fiero che Genovese non è più nel Pd? Pensi ai problemi nel suo partito. L’arresto di mio padre finalizzato a vincere le elezioni europee.
“Renzi dice di essere fiero e orgoglioso che i voti di Genovese non sono più nel Pd? Sono contento per lui. Penso che Renzi debba concentrasi di più al congresso del Pd, visto le difficoltà che ha nel suo partito. Rispetto al consenso del Parlamento all’arresto di mio padre, che Renzi ha tanto sponsorizzato, io penso che fosse una mossa finalizzata a fare il pieno di voti in vista delle elezioni europee che si tennero tre giorni dopo l’arresto. Elezioni in cui il Pd prese il 40%”. Così, Luigi Genovese, figlio di Francantonio Genovese, ai microfoni de I Funamboli su Radio 24, replica alle parole del segretario del Pd Matteo Renzi.