Nella giornata di sabato 9 settembre u.s., i finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno tratto in arresto, nel quartiere di San Berillo Nuovo, zona Corso Indipendenza, S. R. Z. (cl.1989) e S. A. (cl.1997), in quanto trovati in possesso di un arsenale costituito da un fucile mitragliatore ak 47 kalashnikov, 3 revolver, 1 pistola semiautomatica e circa 500 cartucce di vario calibro, alcuni passamontagna e oltre un chilo di marijuana. Denunciato anche un soggetto incensurato per detenzione di munizioni.
L’operazione di servizio si inquadra nell’ambito dell’intensificazione del controllo economico del territorio, supportata da mirata attività d’intelligence, assicurata dalle Fiamme Gialle nelle aree particolarmente sensibili ai traffici illeciti e nei quartieri ad elevata densità criminale del capoluogo etneo.
In tale contesto operativo, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania, con il supporto dei finanzieri “Anti Terrorismo Pronto Impiego” e delle unità cinofile del Gruppo di Catania, individuavano alcuni soggetti che con fare sospetto caricavano un borsone a bordo di un’autovettura parcheggiata in via Sardegna. Pertanto, i militari intervenivano fermando l’automezzo e i due sospetti, rivenendo nel borsone il materiale sequestrato. Contestualmente, venivano effettuate alcune perquisizioni d’iniziativa presso delle abitazioni site nello stabile da dove erano usciti i fermati con il borsone, che consentivano il rinvenimento di bilancini, alcuni grammi di marijuana e altre munizioni, con la denuncia a piede libero di un soggetto incensurato.
La sostanza stupefacente è stata sottoposta ad analisi qualitativa che ha confermato la natura della stessa in marijuana, per un peso complessivo pari 1,21 kg, per un valore, al dettaglio, di oltre seimila euro. Dall’inizio dell’anno ad oggi i Reparti del Comando provinciale di Catania hanno sequestrato oltre 148 kg di sostanze stupefacenti, denunciando 141 responsabili, 13 dei quali tratti in arresto.
Informata la Procura distrettuale della Repubblica, i due responsabili sono stati tratti in arresto e accompagnati presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza.