Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano: «Oggi è la giornata internazionale per il contrasto alla violenza contro le donne e proprio oggi voglio dire che i reati legati alla violenza di genere, nell’ultimo anno, sono calati: dal 15 novembre 2015 al 15 novembre 2016, infatti, sono diminuiti le lesioni (-11%), le percosse (-19%), le minacce (-16%), le violenze sessuali (-13%), i maltrattamenti in famiglia (-6%) e lo stalking – atti persecutori (-11%).
Le donne morte per femminicidio sono state 107 (- 3 %) rispetto al medesimo periodo precedente.
Quest’ultimo dato, sebbene registri un calo anche nell’ambito di questo fenomeno orrendo, non ci può soddisfare pienamente ed è su questo fronte che ci impegneremo senza risparmiare nulla, perché siano sempre più forti i segnali di un cambio di rotta: ciò anche grazie al grande impegno delle Forze di Polizia, alla collaborazione con la rete delle associazioni, infaticabili sentinelle della integrità fisica, morale e della dignità delle donne.
Le leggi sullo stalking e sulla violenza di genere hanno consentito a tante donne di allontanare da casa i propri partners e di fatti risultano in sensibile aumento gli ammonimenti del questore ( +12%) e – sebbene in misura minima – gli allontanamenti (+1%).
La prevenzione e la lotta alla violenza di genere sono una priorità di questo Governo e del mio personale impegno in questi anni.
L’introduzione delle due leggi che ho fortemente voluto e che fanno parte ormai del nostro ordinamento – contro lo stalking e contro la violenza di genere – ha consentito, dunque, di raggiungere importanti risultati, con una sensibile riduzione del fenomeno, e i numeri parlano.
Stiamo portando avanti con coerenza l’impegno assunto in Parlamento, lavorando contemporaneamente su tre direttrici che costituiscono la cura: la prevenzione dei reati; la protezione delle vittime e dei testimoni; la punizione dei colpevoli.
Il lavoro del Ministero dell’Interno – continua il ministro Alfano – non si è fermato al profilo della punizione. Molto si è fatto in termini di prevenzione e specializzazione: sono state implementate le collaborazioni con le associazioni e con il mondo accademico per una migliore valutazione del rischio e per l’individuazione delle misure cautelari più idonee nei confronti degli autori della violenza; sono aumentati i corsi realizzati dalla Polizia di Stato per formare personale specializzato a contrastare il problema e nel contempo per aumentare la capacità di ascolto nei confronti delle vittime. Gli uffici sono stati dotati di luoghi riservati a maggiore tutela delle vittime; sono stati implementati i protocolli operativi del Codice Rosa, un esempio di efficace collaborazione inter istituzionale.
Sul piano della comunicazione e sensibilizzazione, sono state realizzate iniziative itineranti come il progetto CAMPER contro la violenza di genere per favorire l’emersione del fenomeno attraverso un contatto diretto con le donne nei territorio. CAMPER ha già raggiunto 16 città; 22 entro dicembre: Agrigento, Arezzo, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Cosenza, Crotone, L’Aquila, Macerata, Matera, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Sassari, Siracusa, Sondrio, Verbania.
Ad oggi le persone che si sono rivolte a questi presidi mobili di ascolto e assistenza sono state quasi 9000, per l’80% donne.
Al via, infine, la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra il Dipartimento delle Pari Opportunità e la Polizia di Stato per rafforzare l’azione di prevenzione e contrasto contro ogni forma di violenza di genere».