Tre persone sono state deferite alla Magistratura di Bari e dovranno rispondere dei reati di contraffazione e falsificazione documenti, falso ideologico e materiale. Grazie alle indagini condotte dal personale del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente (CTA) Parco Nazionale Alta Murgia del Corpo forestale dello Stato è stata riscontrata la falsità di alcuni tesserini di idoneità alla raccolta del tartufo, utilizzati da soggetti dediti al prelievo del pregiato tubero all’interno dei boschi del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Gli agenti della Forestale hanno accertato anomalie tutte confermate dai successivi controlli amministrativi, eseguiti anche in maniera incrociata presso le autorità preposte al rilascio degli stessi. Di qui è partita un’accurata indagine grazie alla quale si è scoperta la contraffazione e falsificazione dei tesserini, posta in essere in maniera fraudolenta non solo per affrontare i controlli in campo mostrando agli accertatori un titolo apparentemente idoneo, ma anche al fine di trarne diretto vantaggio attraverso il mancato pagamento di oneri e tasse e per evitare le sedute di esame necessarie a norma di legge per l’ottenimento del titolo. Un’indagine che ha visto la fattiva collaborazione del servizio tecnico e amministrativo dell’Ente Parco da dove sono giunte le prime segnalazioni per gli inquirenti. Per il Coordinatore del CTA Commissario Capo Giuliano Palomba “la sinergia in essere tra le due amministrazioni ha permesso di scardinare un fenomeno che rischiava di danneggiare una risorsa del territorio e soprattutto quei raccoglitori rispettosi delle regole”. Accertato quindi che timbri, firme e numerazioni con corrispondevano, diversi tesserini sono finiti sotto sequestro.