La Guardia di Finanza celebra il 241˚ Anniversario dalla sua Fondazione.
Quasi due secoli e mezzo di storia, nel corso dei quali sono mutati più volte gli scenari politici e socio-economici ai quali il Corpo ha saputo sempre adeguarsi ponendo le proprie risorse al servizio del Paese per la tutela della legalità e delle libertà fondamentali dei cittadini.
Oggi, la Guardia di Finanza è un moderno ed efficiente Corpo di Polizia economico finanziaria, punto di riferimento delle imprese e dei cittadini onesti.
Nella giornata di ieri, il Presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale il Comandante Generale, Gen. C.A. Saverio Capolupo ed una rappresentanza di allievi degli Istituti di Istruzione e, nel suo tradizionale messaggio augurale, ha ricordato che “In armonia con i princìpi della Costituzione, la Guardia di Finanza costituisce riferimento primario a garanzia dell’interesse pubblico, del cittadino, delle imprese.
Il Corpo si caratterizza come strumento d’eccellenza per il controllo della correttezza dei nuovi grandi fenomeni economici e sociali conseguenti al processo di globalizzazione che accrescendo l’interdipendenza tra gli Stati, accentua la complessità dell’interazione e richiede sempre maggiore attenzione e cooperazione”.
La cerimonia militare si è tenuta questa mattina presso la Caserma “Piave”, sede del Comando Generale, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan, del Ministro della Difesa, Sen. Roberta Pinotti, del Comandante Generale, Gen. C.A. Saverio Capolupo e di altre Autorità.
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come: “Il Corpo sia protagonista del processo di razionalizzazione delle funzioni di polizia, volto a superare sovrapposizioni e a rafforzare la cooperazione sul territorio.
Le iniziative predisposte su specifici Piani operativi consentono, ora, di meglio calibrare i controlli in funzione degli obiettivi da raggiungere con il duplice effetto di ridurne l’invasività su imprenditori e professionisti e di concentrare l’attenzione sulle frodi che depauperano effettivamente il bilancio nazionale e comunitario di risorse che dovrebbero, invece, essere utilizzate a favore della collettività.
Per il Corpo è una priorità la lotta alla corruzione. È una missione, certamente impegnativa, che la Guardia di Finanza intende portare avanti con assoluta determinazione, come dimostra la recente istituzione del Nucleo Speciale Anticorruzione.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Pier Carlo Padoan, a margine della cerimonia ha così commentato “Viviamo una fase di rilancio dell’economia che il Governo sostiene con riforme strutturali necessarie a rendere il Paese più competitivo. In questa fase l’economia seleziona le forze migliori, quelle che competono lealmente con prodotti e servizi di grande qualità, apprezzati in Italia ed in tutto il mondo. Con il suo lavoro, la Guardia di Finanza garantisce che la competizione si svolga in condizioni eque, favorevoli agli operatori economici duramente impegnati nel miglioramento della propria offerta e nella ricerca di efficienza e, al tempo stesso, individua e reprime comportamenti sleali e scorretti che danneggiano gli operatori onesti. La Guardia di Finanza è ormai un’Istituzione moderna, in grado di cooperare con le Autorità internazionali perché è su scala globale che dobbiamo garantire condizione eque agli operatori economici virtuosi, attraverso l’intenso impiego delle tecnologie informatiche per trarre dai dati disponibili il maggior valore possibile”.
Secondo tale impostazione, anche quest’anno, è stato confermato l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai fenomeni d’illegalità e di criminalità economico-finanziaria più gravi, diffusi e pericolosi per il sistema economico del Paese.
Sono 3 le direttrici operative principali lungo le quali si snodano le attività operative dei Reparti.
La prima è rappresentata dall’attività investigativa, ossia dallo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria riferite ai più gravi reati a sfondo economico-finanziario.
La seconda è costituita dai piani operativi, che si sostanziano nell’esecuzione di programmi d’intervento mirati sulle più pericolose manifestazioni d’illegalità nelle diverse aree del Paese.
La terza attiene all’azione di controllo del territorio, con la quale i Reparti territoriali e le articolazioni della Componente aeronavale assicurano il presidio sistematico ed unitario di strade, aree urbane, porti, aeroporti, frontiere marittime e terrestri per contrastare i traffici illeciti.
Attività investigativa
Nei primi 5 mesi del 2015 le unità operative del Corpo sono state destinatarie di 38.617 deleghe d’indagine dell’Autorità Giudiziaria ordinaria, 31.066 delle quali concluse.
Del totale delle deleghe pervenute, il 29% (pari a 11.066) ha interessato il comparto dei reati tributari, con una forte incidenza per quelle connesse all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (in totale 2.508).
3.655 incarichi investigativi sono riferibili al settore della spesa pubblica. Di essi, 2.388 hanno riguardato reati contro la Pubblica Amministrazione e in materia di appalti e 1.267 casi di indebita richiesta o percezione di finanziamenti a carico del bilancio nazionale e dell’Unione Europea.
Ulteriori 6.364 deleghe hanno riguardato delitti di riciclaggio, usura e contro il patrimonio, 4.855 reati societari e fallimentari e 1.442 condotte di contraffazione.
Nel quadro della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria si collocano anche le 688 richieste di accertamento formulate dalla Corte dei Conti in relazione ad ipotesi di danno erariale, 580 delle quali già soddisfatte.
Piani operativi
Nel 2015, i piani operativi affidati ai Reparti per il relativo sviluppo sono nel complesso 40, suddivisi nelle 3 macro-aree generali d’intervento istituzionale, vale a dire, la lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali (18 piani), la tutela della spesa pubblica (10 piani) e il contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria (12 piani).
Contro l’evasione e le frodi fiscali, oltre alle indagini di polizia giudiziaria, sono state effettuate 5.220 verifiche approfondite e 9.024 controlli mirati, nei confronti di soggetti preventivamente selezionati per l’esistenza di elementi indicativi di un forte rischio di evasione attraverso l’analisi delle banche dati, l’attività di intelligence e di controllo economico del territorio.
Denunciati 5.523 soggetti responsabili di 5.940 reati fiscali, di cui il 63% riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta ed infedele, occultamento di documentazione contabile; 37 i soggetti arrestati.
In tale ambito, sono stati scoperti 792 fra casi di “frodi carosello”, creazione di società “cartiere” o fantasma, costituzione di crediti IVA fittizi ed indebita compensazione, nonché 163 casi di evasione internazionale, per un ammontare di redditi evasi all’estero superiore del 72% rispetto all’analogo dato del 2014.
Individuati 3.250 soggetti, che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco nonché 2.101 datori di lavoro che hanno impiegato 4.788 lavoratori in “nero” e 5.244 irregolari.
Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per quasi 420 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per circa 2,3 miliardi.
Le adesioni ai rilievi contenuti nei verbali di constatazione elevati dai Reparti per violazioni alle imposte dirette sono aumentate di oltre il 160% rispetto ai primi 5 mesi dell’anno scorso. Relativamente al settore della tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti 8.724 interventi complessivi, che hanno interessato i più importanti flussi di spesa, dalla sanità alla previdenza, dai fondi comunitari agli incentivi nazionali, dalle prestazioni sociali agevolate agli appalti.
L’ammontare delle risorse pubbliche risultate indebitamente richieste o percepite da parte dei 3.325 responsabili individuati è stato di poco inferiore a 500 milioni di euro.
I soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di appalti sono stati in totale 444, di cui 45 tratti in arresto, per un valore complessivo di procedure irregolari pari a 591 milioni di euro.
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria sono stati eseguiti 27.009 interventi sottoponendo a sequestro beni e denaro per un valore complessivo di oltre 1,3 miliardi di euro.
In particolare, sono stati svolti 1.141 accertamenti patrimoniali nei confronti di 4.484 soggetti (di cui 3.577 persone fisiche e 907 persone giuridiche), che hanno consentito di eseguire sequestri e confische di 52.820 asset patrimoniali per un valore complessivo di circa 1,2 miliardi euro.
Sul versante del contrasto al riciclaggio, sono state denunciate 515 persone all’Autorità Giudiziaria, di cui 40 tratte in arresto. 63 sono stati i denunciati per il reato di autoriciclaggio dei quali 19 arrestati.
I controlli svolti al confine territoriale e marittimo per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta da parte dei soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale, hanno permesso di riscontrare 1.905 violazioni in relazione alla scoperta di valori intercettati al seguito per 34,6 milioni euro. A fronte di tale attività è stato sequestrato denaro contante per 3,1 milioni di euro.
In materia di contrasto all’usura, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 169 persone, di cui 18 arrestate e sottoposti a sequestro beni per 3,6 milioni di euro.
Le attività volte alla repressione dei reati fallimentari hanno consentito la denuncia di 2.014 soggetti, dei quali 85 arrestati ed accertare distrazioni patrimoniali per un importo complessivo di 826 milioni di euro.
Nella settore della tutela della proprietà intellettuale, sono stati sequestrati oltre 57 milioni di prodotti con marchi contraffatti, recanti falsa indicazione made in Italy o non sicuri, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 2.561 responsabili.
Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo.
Nel contesto di tali attività, sono state sequestrate 18 tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui 15,9 tra hashish e marijuana, 1,8 di cocaina, 355 chilogrammi di altre droghe. 704 i narcotrafficanti arrestati e 118 i mezzi sequestrati.
Sul fronte dell’immigrazione clandestina, sono stati arrestati 45 scafisti.