Alzarsi alle 4 non è stato semplice ma ancora una volta ho ascoltato i consigli dei miei amici. Mi preparo rapidamente e salgo in auto insieme agli altri . Il cielo e’ ancora di un blu intenso puntellato di stelle e la luna spettacolare ci illumina la strada, da Nicolosi dobbiamo arrivare dall’altra parte dell’ Etna a Piano Provenzana per l’esattezza. La nostra auto scivola veloce lungo la strada buio pesto e nessuno ancora in giro… arriviamo su, l’appuntamento `é alle 5,15. Il gatto delle nevi é già lì che ci aspetta. Carmelo, colui che lo guiderà, ci viene incontro con un sorriso simpatico e bonario e ci augura il buongiorno. Più in là scorgo l’altro Carmelo, il geologo, ha l’aspetto di tutto tranne che dell’uomo di scienza.
Bella persona Carmelo, mi viene incontro ed esclam:a “..ma sai credevo non venissi, questa montagna ti ha proprio catturata!!!”
Carmelo è figlio di questa terra, la sua passione ed amore per L’Etna lo hanno fatto diventare un professore universitario, ottima mente, grande sensibilità, ha tutta la mia stima . Ci dirigiamo verso il gatto, completano il gruppo Alex, il mio collega, autore del documentario sull’Etna che stiamo preparando e fotografo eccellente, 3 ragazzi che accompagnano Carmelo per una discesa in sci da alta quota, Giuseppe e Marcella, miei colleghi e persone formidabili, e per un ultimo, ma non per importanza, Biagio, la nostra guida accompagnata da Peter, il suo golden retrevier di 2 anni.
Saliamo, prendo posto vicino a Carmelo che mi spiega in termini tecnico-scientifici le eruzioni, i tipi di lava ma non passa molto che lo scienziato lascia il posto all’uomo e mi indica l’orizzonte. C’è l’aurora, la notte sta pian piano lasciando il suo colore blu per tingersi di rosso e arancione, spettacolo da bearsi gli occhi… Arriviamo a 3100 metri vicino ai crateri sommitali. Ora il bianco della neve assume una tonalità perlata.
Carmelo ed i ragazzi cominciamo a prepararsi per la discesa. Biagio, la guida, osserva attento. Carmelo, l’altra guida, ci offre dei cornetti. La temperatura é sotto lo zero termico.
Alex tenta invano di scattare foto, Peter glielo impedisce, vorrebbe giocare e gli salta continuamente addosso… All’ improvviso Biagio esclama … “Ci siamo!!”. È una frazione di secondo, dall’orizzonte dal mare sale su un enorme palla di fuoco, il cielo assume l’aspetto di una tavolozza di un pittore. Per circa un minuto intorno a noi cala il silenzio, tutti rivolti ad osservare il nascere del sole dell’alba..spettacolo!!!!
Carmelo il geologo si avvicina e mi: dice “avrò visto il sorgere del sole migliaia di volte ma ogni volta è un’emozione diversa, sempre più intensa ..!!!” Mi guardo intorno e sento come di essere stata catapultata in un luogo senza spazio e senza tempo che non è la terra.
Ora il sole é ben alto in cielo ed è ora di tornare. Il nostro stato d’animo é ben diverso da quello che avevamo prima di salire. La “muntagna” ci ha regalato ancora una volta emozioni pazzesche… Mentre mi accomiato da tutti loro mi viene in mente che un po’ di tempo fa una persona mi disse ….”quando sono sull’Etna sono nel mio”….!! Come dargli torto…?
Maria Marini
Foto tratte dalla pagina personale RossoEtna