Ebola? Non ci sono più casi di contagio? Finita l’emergenza? Niente affatto, l’OMS (Organizzane Mondiale Sanità) aggiorna il bilancio delle vittime del virus che hanno superato le 9.000 unità. 9.004 morti, per essere precisi, su un totale di 22.525 casi di contagio accertati. Un bilancio pesante che è destinato ad aumentare nel corso dei prossimi mesi.
Infatti, nonostante le notizie in merito all’evoluzione dell’epidemia sembra non interessino più la maggior parte degli organi stampa, sempre alla perenne ricerca di nuove notizie che attraggano l’interesse dell’opinione pubblica, il virus ha fatto nuovamente la sua comparsa in aree che sembrava potessero dichiarare lo scorso mese il fatidico “casi zero”.
Un dato che sembrava ormai certo per la Liberia, che entro gennaio e febbraio 2015 sembrava dovesse poter dichiarare di non aver registrato nessun caso di nuove infezioni, che invece viene smentito da più recenti contagi ai quali le squadre di intervento devono far fronte giorno e notte cercando di individuare ed isolare nuovi focolai.
Nuovo allarme anche per la Guinea, dove il numero dei pazienti affetti da Ebola la scorsa settimana è raddoppiato in seguito alla scoperta di casi precedentemente sconosciuti alle autorità sanitarie, portando a 53 il numero totale dei casi registrati nell’ultimo periodo.
A detenere il triste primato per numero di casi trattati e di vittime dell’infezione virale, sono Sierra Leone, con 10740 casi e 3276 vittime accertate, e Liberia, 8745 contagi e 3746 vittime. Segue la Guinea (2975 casi e 1944 vittime) e con numeri di gran lunga inferiori, la Nigeria (20 casi, 8 decessi), il Mali (8 contagi accertati e 6 vittime), gli Stati Uniti (4 casi accertati e una vittima) e, con un caso per ogni nazione, Senegal, Regno Unito e Spagna.