A pubblicare quanto rivelato dal capo dell’intelligence di Berlino a una commissione parlamentare, facendo riferimento ad un articolo dello Spiegel, il quotidiano “Repubblica” : “Conclusioni inequivocabili. Hanno utilizzato il sistema di difesa missilistico Buk”
Secondo lo Spiegel, in edicola domani,come riportato dal quotidiano italiano, il capo dei servizi segreti tedeschi avrebbe rivelato a una commissione parlamentare lo scorso 8 ottobre che il volo della Malaysia Airlines che si è schiantato al suolo nell’est dell’Ucraina il 17 luglio è stato abbattuto da un missile lanciato dai separatisti filorussi. Lo avrebbe
Il settimanale tedesco afferma che “il presidente dei servizi segreti Gerhard Schindler ha confermato che i separatisti hanno preso il controllo del sistema di difesa missilistico russo Buk in una base militare ucraina. Con questo avrebbero sparato un missile che è esploso accanto al Boeing 777 della Malaysia Airlines che trasportava 298 persone”.
Ci spiace per Giulietto Chiesa che sul sito “ilsussidiario.net” aveva scritto alcune delle più belle pagine di divertenti castronerie che siano mai apparse sulla stampa, prontamente cancellate quando ci si è resi conto che si rasentava il ridicolo…
Ci spiace un po’ anche per noi visto che se Chiesa dovesse smettere di scrivere castronerie ci resterebbero poche occasioni per farci quattro risate in un mondo sempre più triste e costretto ad affrontare problemi molto seri come l’Ebola, lo Stato Islamico e l’ormai perenne crisi economica.
I servizi segreti tedeschi, dal canto loro, hanno lavorato alacremente per mesi, sudando le fatidiche quattro camicie, per “scoprire” quello che da mesi sapevamo tutti, tranne Giulietto Chiesa e l’intelligence tedesca, ovvero che nel mese di giugno le milizie filo-russe in Ucraina Orientale avevano preso il controllo delle unità militari di difesa aerea (AD) che si trovano sul territorio e dei sistemi missilistici antiaerei semoventi “Buk”.
Ne avevamo scritto il 20 di luglio, dopo che avevamo ipotizzato le ragioni che avevano dato luogo alla tragedia, analizzando ogni singolo aspetto della vicenda: armamento, sistema di intercettazione del bersaglio, possibile causa dell’errore.
Ma si sa, i servizi segreti sono segreti e segrete devono essere anche le loro fonti, altrimenti che “segreto” sarebbe? Provvederemo “in gran segreto” a far sì che l’intelligence tedesca riceva la rassegna stampa…
La fonte non sarà segreta ma risparmierà loro mesi di duro lavoro e magari eviterà in futuro che jihadisti germanici si uniscano allo Stato Islamico minacciando poi dalla Siria il paese della Merkel…
Gian J. Morici