“La sospensione dei lavori di ricostruzione del viadotto “Verdura”, lungo la SS 115, imputabile all’ondata di maltempo che da giorni imperversa nella zona che ha vanificato parte del lavoro già realizzato – non giustifica i ritardi e l’approssimazione con i quali il Governo regionale e l’Anas hanno affrontato l’emergenza.
A quaranta giorni dal crollo, le province di Agrigento e Trapani restano inspiegabilmente separate, i cittadini continuano a pagare a caro prezzo gli insostenibili disagi alla circolazione stradale e l’economia di una intera provincia rischia concretamente di subire il proverbiale colpo di grazia, con conseguenze devastanti sul piano occupazionale.
L’assenza di programmazione e la mancata dichiarazione dello stato di emergenza – che avrebbe accelerato le procedure di avvio dei lavori – oltre a risultare gravi ed inaccettabili gettano un ombra imbarazzante sulle competenze e sulle capacità progettuali del Governo regionale di gestire emergenze con interventi tempestivi ed efficaci sui territori.
Piuttosto che limitarsi ad annunciare progetti di mobilità sostenibile, il Governatore Crocetta inizi sollecitando l’Anas – anch’essa inadeguata – a garantire l’immediata ripresa dei lavori e ad individuare le soluzioni più appropriate – nella massima sicurezza per il personale ed i mezzi impegnati – per completare – anche con il concorso del Genio militare – la ricostruzione del ponte alleviando, i disagi degli automobilisti esasperati dal tortuoso percorso alternativo ed assicurare una boccata d’ossigeno al sofferente settore produttivo del nostro territorio”.
Lo afferma l’europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino (Grande Sud/PPE).