Dichiarazione di Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia.
“E alla fine è arrivato lo schiaffo ai paladini della legalità. Con una precisa disposizione – comunica Gianfranco Zanna – direttore regionale di Legambiente Sicilia – il Ministero delle politiche agricole ha chiesto all’Assessorato regionale alle risorse agricole e alimentari di ritirare il decreto che ha aperto la pesca al novellame perché “palesemente viziato da illegittimità per contrasto con le disposizioni europee”. Mentre le Capitaneria di Porto dovranno “far rispettare le normative comunitarie e, in particolare, l’assoluto divieto di praticare la pesca in oggetto in assenza di un piano di gestione”.
I nuovi predatori del mare sono stati sconfitti e le prese in giro elettorali sono state smascherate. Il mare siciliano ha bisogno di più rispetto e tutela e le attività di pesca di sostenibilità e regole” .
Certo che essere chiamati predatori del mare non è una bella cosa specie se i “predatori del mare” sono centinaia d lavoratori della piccola pesca siciliana che grazie ai continui divieti imposti dai Regolamenti Comunitari stanno perdendo il posto di lavoro. Complimenti al MIPAF per l’ulteriore schiaffo dato ad una Regione che in questo settore negli ultimi cinque anni ha perso più di 3 mila posti di lavoro.