Riceviamo e pubblichiamo:
La situazione dei rifiuti ad Agrigento è ogni giorno più allarmante e si deve quasi ringraziare il fatto di non essere più in piena estate per via del caldo che peggiorerebbe una situazione igienico-sanitaria che è già al limite. Testimone ne è anche il topo di fogna che è stato filmato addirittura dinnanzi all’ingresso del Comune qualche giorno fa.
Il problema, che si ripropone periodicamente, sembra non aver mai una soluzione, né tantomeno, sembra non comprendersi come si sia arrivati a tutto questo.
La questione è tristemente legata ad una metodologia mafiosa di amministrare da parte di “certa” politica che, negli anni, e grazie ai carrozzoni degli Ato, non ha fatto altro che facilitare questo metodo perché ha creato dei posti di sottogoverno che, se da un lato servivano ad accontentare i vari sostenitori (grandi elettori li si chiamerebbe altrove) dei grandi politici, dall’altro ha facilitato anche e a maggior ragione il proliferare del clientelismo dove, a fronte del posto che doveva essere occupato da uno, lo stesso posto promesso a 100 per le elezioni veniva poi dato a 40, approfittando del bisogno di tante famiglie che, con il miraggio dell’occupazione non si chiedevano come fosse possibile avere così tanti colleghi per un lavoro che ne richiedeva sicuramente molti meno.
La domanda vera a questo punto è…: chi credete abbia pagato questo clientelismo e i conseguenti stipendi in più?
Ma prima o poi i nodi vengono sempre al pettine ed oggi ci ritroviamo al disastro totale, da un lato i contribuenti che non hanno il servizio che pagano profumatamente e dall’altro i lavoratori che, senza averne colpa, vengono lasciati senza retribuzione.
Alla fine, e non si sa come (?)… dalle nostre parti si paga la bolletta più cara (come quella dell’acqua) a fronte di un servizio scarso e dove infatti la raccolta differenziata è inesistente.
Se infatti la spazzatura arriva non differenziata il gestore deve pagare di più all’azienda che deve effettuare da sé la differenziazione. A questo punto quindi un’ulteriore domanda è: tale differenziazione è controllata visto che viene pagata un Tot a tonnellata? Oppure tutto ciò viene pagato in fiducia?
Il problema è questo, e non è certo una novità per nessuno, ma nessuno ne parla perché la politica (quasi) totalmente si è presa a turno il suo premio sotto forma di posto di sottogoverno ed oggi si atteggia ad indignata chiedendosi di chi sia la colpa se siamo arrivati a questo punto.
Per non parlare del danno d’immagine che, in una città turistica quale dovrebbe essere quella di Agrigento comporta. Ci sono addirittura materassi che fanno bella mostra di sé persino nel salotto buono della città quale è via Atenea.
La soluzione non è certamente facile in una terra come la Sicilia, dove la questione di una politica inefficiente è spesso da addebitare più che alla inadeguatezza degli eletti al prodotto del suo legame con la mafia, che non può permettersi cittadini liberi che abbiano i loro diritti ed i loro servizi. Non c’è spazio conseguentemente per l’amministrazione ma solo per gli interessi personali. Nel momento in cui si voteranno le persone per le loro capacità personali, la loro preparazione, ma soprattutto per la loro integrità morale allora finalmente vedremo che è possibile avere dei servizi pubblici funzionanti come avviene nel resto del mondo. Tranne che non arrivi qualcuno a dimostrare che il siciliano è un alieno e differente patologicamente dal resto del genere umano.
Da cittadina, dopo le soluzioni definitive sul problema sanitario e poi su quello degli stipendi ai lavoratori, auspicherei per dare una risposta quasi rinfrancante ai cittadini, che si facesse un controllo specifico in base al numero di personale a disposizione per la raccolta rifiuti e il territorio e se ci dovesse essere un riscontro abnorme tra ciò che dovrebbe essere e ciò che è si vada a ricercare tutti i responsabili (si chiamano così per un motivo no?) che hanno effettuato e chiesto le assunzioni ulteriori e si faccia pagare a loro il danno. Certo è un lavoro lungo e difficile, ma con le leggi giuste ne varrebbe la pena perchè da un lato si risanerebbero le casse e dall’altro si farebbe togliere il “vizietto” a tanti.
Ma la domanda vera è: può una politica corrotta che dovrebbe fare queste leggi far danno a sé stessa?
In ogni caso, vedremo che nel giro di un mese si darà l’ulteriore contentino per dare l’illusione di aver trovato una soluzione… ma durerà solo fino al 29 ottobre per poi ripresentarsi poco prima delle nazionali. Speriamo i fatti ci smentiscano