Agrigento – A lanciare questa volta l’allarme, è Goletta Verde di Legambiente, che dopo aver effettuato prelievi delle acque marine nelle zone di “Mare nostrum” e alla foce del fiume Akragas – dopo che i danni alle condotte sono stati riparati -, pur riscontrando valori entro i limiti di legge, dichiara un’evidente anomalia, dovuta a scarichi fognari, invitando il Comune e la Girgenti Acque a volersi immediatamente attivare nell’effettuare verifiche e controlli utile a risalire alle cause che hanno portato a concentrazioni di Enterococchi intestinali nelle acque di San Leone, di poco inferiori ai limiti di legge.
Le analisi effettuate hanno determinato una concentrazione di 375 Ufc/100ml di “Escherichia coli” su un massimo di 500 previsto dalla legge e di 172 Ufc/100ml di Enterococchi intestinali su un massimo di 200 previsto.
Dati che testimoniano la presenza di un inquinamento dovuto a scarichi fognari non depurati, e che non possono essere sottovalutati.
Diverse le ipotesi, che, come riportato da altri organi stampa, impongono l’urgenza di scoprire l’origine ponendo in essere tutti quei controlli atti ad appurare che questa sia o meno riconducibile ad un cattivo funzionamento della condotta sottomarina attiva o ad un guasto che riguarda i vari impianti a servizio di essa (centraline di sollevamento e pompaggio e quant’altro comunque collegato e connesso al sistema di smaltimento in essere), ai quali andrebbero aggiunti i controlli che dovranno comunque essere posti in essere da chi di competenza sugli scarichi delle acque piovane, in considerazione della fondata possibilità che gli stessi vengano in atto utilizzati da privati cittadini privi di senso civico per sversarvi abusivamente i propri reflui fognari, che in tal modo finirebbero direttamente a mare con tutto ciò che ne consegue in termini di salubrità delle acque.
Chissà se dopo queste analisi – effettuate da soggetti al di sopra di ogni sospetto -, qualcuno avrà ancora il coraggio di parlare di “un mare da bere”, e di farci godere – visivamente s’intende – di abbondanti bevute a base di “Enterococcus Mare Nostrum doc”…
Inutile evidenziare come qualche organo stampa che aveva sponsorizzato “un mare da bere”, non abbia riportato in evidenza la notizia…
Gian J. Morici
PS. Onde evitare spiacevoli equivoci, si precisa che l’immagine è una foto di repertorio dello scorso anno. “Enterococcus Mare Nostrum doc – Reserve 2010″
Anche se l’immagine è una foto di repertorio dello scorso anno esprime con estrema chiarezza lo stato del mare di San Leone anche di quest’anno.
GIANNIII L’OTTIMISMO è IL SALE DELLA VITA! CORAGGIO FRA QUALCHE ANNO (MI AUGURO PRIMA CHE MIA FIGLIA DI UN ANNO PRENDA LA PATENTE) METTERAI SUL SITO FOTO DI UN DEPURATORE E DI UNA RETE FOGNARIA FUNZIONANTE. NEL FRATTEMPO CI GODIAMO LA FOTO DEL PALADINO AGRIGENTINO CHE VIENE MESSO ALL’ERTA SULLO STATO DEL MARE PROPRIO DA LEGA AMBIENTE!
Ci sarà sempre qualcuno che dirà che il mare è da bere
Da parte di Goletta verde e Legambiente: Un colpo alla botte ed un colpo al cerchio. Come sempre riesce difficile “SMENTIRE” le affermazioni di un proprio affiliato, anche se “DEVIATO”. Quindi è meglio:
– Dire e non dire
– Il mare è sporco, ma non abbastanza da imporre provvedimenti drastici ed immediati
– Continuiamo allora ad eseguire prelievi a vita: un pò quà e un pò là, in siti diversi, prima o dopo le mareggiate, in modo che i risultati aleatorii diano ragione a tutti, anche all’ambientalista deviato.
MA A PRESCINDERE DAL MAGGIORE O MINORE INQUINAMENTO, IL SISTEMA DEPURATIVO DI SAN LEONE RISPONDE ALLE NORME O E’ FUORI LEGGE?
QUESTA RISPOSTA CHIARA NON LA AVREMO MAI, ALMENO DA PARTE DI “GOLETTA VERDE” E “LEGAMBIENTE”.