Entro la fine del 2011, Aragona potrebbe vedere l’apertura del museo parrocchiale presso la Chiesa Madre. Ad affermarlo è Calogero Licata, funzionario direttivo della Soprintendenza di Agrigento. L’inaugurazione del dicembre 2008, della quale parla Salvatore Capodici nella sua pubblicazione, alla quale presero parte il sindaco Alfonso Tedesco, l’allora soprintendente Gabriella Costantino e l’ex sen. Totò Cuffaro, in realtà sarebbe da considerare una cerimonia voluta per la meritoria iniziativa di padre Saverio Taffari.
Quella “inaugurazione” non vedeva il coinvolgimento della Soprintendenza, ma era partita direttamente dall’allora arciprete Taffari. Il progetto della Soprintendenza, sarebbe cosa ben diversa ed ancora in itinere, che, prendendo spunto dai restauri che interessarono la chiesa nel 2007, prevede un allestimento museale per una dignitosa esposizione permanente nei locali dell’ex sacrestia, per valorizzare e rendere fruibile il patrimonio artistico e culturale che si conserva nella madre di tutte le chiese di Aragona.
Il tutto sarà seguito da una pubblicazione scientifica curata dalla stessa Soprintendenza. L’architetto Licata ci confida che nell’inaugurazione del dicembre 2008 – pur costituendo una lodevole iniziativa – molto era affidato all’improvvisazione senza alcuna scientificità. Per l’allestimento di un museo, ha spiegato il funzionario, occorre valutare sia la quantità dei materiali che il loro effettivo valore culturale, storico ed artistico e quindi necessita uno studio scientifico che richiede tempo e fatica. Lavori di ricerca, che nel caso del museo parrocchiale della Chiesa Madre di Aragona, sarebbero andati a rilento, soprattutto per una carenza di personale specializzato in seno alla stessa Soprintendenza. Allora (2008), infatti, c’era la dott.ssa Costantino che è uno storico dell’arte che oltre a svolgere le funzioni proprie di sovrintendente, portava avanti questa tipologia di studi. “La cura scientifica di questo allestimento – ha spiegato l’architetto Licata – c’è l’ha la dott.ssa Gabriella Costantino”. Il progetto nasce quando la Costantino era soprintendente e si inserirebbe in tutta una serie di iniziative similari, come quella di Cammarata e di altri centri dell’agrigentino, che sarebbero stati interessati da allestimenti di musei parrocchiali.
Per essere chiari, completati i lavori di restauro alla Chiesa Madre nei locali dell’ex sagrestia, Padre Taffari nel 2008 avrebbe dato vita a quella esposizione alla quale la Soprintendenza non avrebbe dato alcun contributo scientifico. Il progetto della Soprintendenza, un’importante lavoro di studio e ricerca che culminerà con l’allestimento museale e con una pubblicazione scientifica, deve essere ancora completato.
I lavori sarebbero stati finanziati nel dicembre 2008. Sono poi seguite le procedure burocratiche per l’individuazione delle ditte.
Con la fine dell’estate, i lavori dovrebbero riprendere, e nel mese di dicembre del corrente anno il museo parrocchiale potrebbe essere fruibile alla collettività. Questo progetto d’allestimento, è stato finanziato, per un importo complessivo di 38.380,00 euro, da parte dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, e realizzato dalla Soprintendenza di Agrigento mediante l’U.O. 10 – per i beni storico-artistici.
Museo parrocchiale alla“Cripta del Rosario” di Aragona, cosa può dirci?
Quello è un intervento, risalente agli anni novanta, realizzato dalla Soprintendenza allorquando a seguito d’interventi di recupero, che interessarono la chiesa, si restaurò anche il soffitto ligneo. Allora, nel corso dei lavori, ci si accorse che sotto quel soffitto ottocentesco c’è né stava uno più antico, che si decise di riportare a vista (quello attualmente visibile), mentre le figure ottocentesche che decoravano il soffitto ligneo più recente, sono state rimosse, restaurate ed esposte proprio nel museo allestito presso la cripta. L’idea di allestire nella cripta della chiesa un museo parrocchiale, nasce in prima istanza per dare una collocazione espositiva a quelle decorazioni del soffitto che si era riusciti a salvare. Poi, ovviamente, vi si aggiunsero altre opere, a completamento dell’allestimento. Come ad esempio ex voto, argenteria e paramenti sacri”. Dalla pubblicazione di T. Gentile, inoltre, si apprende che farebbe parte del “Tesoro della cripta della Chiesa del Rosario” un reliquiario ad urna in argento, realizzato dall’argentiere palermitano G. Omodei nel 1684 e contenente un pendente con all’interno un frammento della reliquia della “Sacra Sindone”.
Di fatto non è più fruibile e, forse, non esiste più quel “museo parrocchiale alla cripta del rosario” perché?
“Non esiste più nulla perché non basta realizzare le cose. Quando queste sono state realizzate e consegnate, alla parrocchia piuttosto che alla curia, la Soprintendenza non può occuparsi della manutenzione e custodia di quello che è stato realizzato. Attualmente, che io sappia, questi pannelli, inerenti le decorazioni del soffitto ottocentesco della chiesa della Madonna del S.S. Rosario, si dovrebbero trovare presso la cripta”.
L’architetto Licata ci informa che egli, assieme a padre Pontillo della curia di Agrigento, dovrà a breve recarsi per dei sopralluoghi proprio alla “Cripta del Rosario”.
“So che gli ambienti sono stati resi fruibili per alcuni anni – ha aggiunto Calogero Licata – poiché all’inizio c’era anche del personale, probabilmente del comune, che vi prestava servizio. Poi, evidentemente, questo personale non è stato più disponibile e quindi, questi ambienti sono stati chiusi. È stato smontato tutto e, probabilmente, trasformato in oratorio”.
L’architetto Licata alcuni anni fa si era recato presso la cripta ed aveva notato seri problemi di conservazione degli intonaci. Infiltrazioni ed umidità, che verosimilmente potrebbero rendere necessari nuovi interventi, prima di renderla accessibile al pubblico e dare degna esposizione alle opere già citate.
Don Dino Sorintano, il parroco della Chiesa Madonna del Rosario, lo scorso anno, sul museo parrocchiale alla Cripta affermò che fu proprio per motivi riconducibili alla difficoltà di sorveglianza ed apertura al pubblico (carenza di personale?) che si pose fine a questa esperienza; inoltre egli aveva trovato tutto chiuso, tutto sporco e in una situazione fatiscente.
Nell’ottobre 2010 Aragona è stata identificata, con decreto dell’assessorato al turismo della Regione Siciliana, comune a vocazione turistica, ma visto lo stato in cui versa il suo patrimonio storico-artistico e culturale, sarebbe veramente utopico in un mondo globalizzato in forte concorrenza, pensare di poter offrire un pacchetto/esperienza turistico/a degno di questo nome, senza degli investimenti concreti e reali, capaci d’imprimere un forte impulso al settore che potrebbe rappresentare una potenziale fonte di ricchezza locale. Soltanto la riserva delle maccalube, peraltro sprovvista di un posto di ristoro nonché fruibile gratuitamente, riesce ad intercettare un apprezzabile numero di turisti, spesso, “mordi e fuggi”. Tanto, dunque, il lavoro che occorre per rendere Aragona una realtà turistico-culturale. Intanto, aragonesi e turisti potrebbero consolarsi con questo piccolo gioiello, il museo parrocchiale alla Chiesa Madre, che dovrebbe aprire al pubblico nel dicembre 2011 e, chissà se magari il frammento della Sacra Sindone che Baldassare IV Naselli ottenne in dono nel 1656 vi troverà posto anziché, rimanere chiuso e dimenticato chissà dove.
Domanda: Consigliere Bellanca sul Museo Parrocchiale alla Cripta del Rosario cosa può dirci?
“Il museo è stato chiuso perché precedentemente la gestione, la pulizia e la custodia erano state affidate ad una operativa sociale di LSU, che non è stata più rifinanziata dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali. Attualmente, il comune potrebbe stipulare un protocollo d’intesa con la chiesa titolare della cripta per eventualmente destinare i locali a spazio museale. Previa, ovviamente, convenzione con la Curia”.
Domanda: Consigliere di fatto quel museo non è stato mai chiuso?
“Probabilmente non ci sono atti ufficiali ma di fatto quel museo non c’è più”.
Totò Castellana
le vergogne ad Aragona nn finiscono piu’!!!!!!!!!!!!!