“Questo popolo, popolo siciliano talmente attaccato alla vita, popolo che ama e dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte.
Io dico ai responsabili CONVERTITEVI perché una volta verrà il giudizio di Dio”
Papa Giovanni Paolo II – Agrigento 9 maggio 1993 (piazzale S.Gregorio)
Tutti abbiamo ascoltato queste parole, credenti e non, presenti e non.
Quella voce tonante è rimbalzata da presente ad assente, da tv, radio , giornali alla strada. Questa sorta di sveglia ha scosso un intero popolo.
Siamo noi, popolo agrigentino e dunque siciliano a fare tesoro di queste parole.
Siamo noi, popolo agrigentino a dire basta ad una civiltà contraria, priva di fondi, di mezzi, di idee ma soprattutto priva di quella volontà importantissima per una assoluta rinascita.
BASTA
Basta a chi si candida con approssimazione.
Basta a chi crede che potrà fare meglio di altri senza alcuno studio ma con semplicistici presupposti.
Basta a chi crede che un posto al palazzo dei Giganti valga bene una messa.
BASTA ma soprattutto CONVERTITEVI ad essere onesti, ad essere alla portata del popolo, convertitevi all’amore di questa città senza pensare di dover contentare alcuni e non noi tutti.
Sarebbe una bella sfida, quella di delegare il posto ad un futuro sindaco, in base a cosa riesce a fare, progetti, programmi, risoluzione dei problemi, interventi efficaci, amore per questa città… ma prima delle elezioni. Una sorta di grande fratello (questo vede il popolo) cittadino.
Se si supera la prova si vince il premio!
NON POSSIAMO ACCORDARVI IL NOSTRO SOGNO DI UNA AGRIGENTO MODERNA E CIVILE sulla fiducia, sulle parole programmate a tavolino da qualche abile addetto alla comunicazione.
CONVERTITEVI ad una politica saggia e onesta, questa potrebbe essere la vostra assoluzione.
Arianna Nicosia
Team AGRIGENTO MODERNA E CIVILE
“LORO NN CAMBIANO!”
Bellissime parole Arianna ma vane agli orecchi dei tuoi interlocutori, come sta scritto nella Sacra Bibbia non buttate le perle ai ….
Dire convertitevi non basta bisognerebbe dire ai giovani specialmente cambiate idee e mentalita’ siate moderni ma non nell’abbigliamento ma nella testa , sarebbe il sogno di tutti quei meridionali( che purtoppo per motivi di lavoro si sono trasferiti altrove ) arrivare in sicilia e nella proprio paese e rendersi conto che le cose piano piano tendono a migliorare , veramente sarebbe un sogno arrivare ad Aragona e vedere che coloro che governano si danno una scossa e cominciano a fare funzionare tutto nelle legalita’ e migliorando le condizioni del vivere di tutti coloro che li vivono e lavorano ma e solo utopia se penso che quando arrivi ad aragona tutto ti msembra lasciato alla deriva e allosfacelo anzi non si fa nulla per migliorare e le strade e rispettare tutti coloro che li ci vivono che vergogna ecco perche’ mi rivolgo ai giovani uscite da questo letargo di mentalita’ obsoleta che altri vi hanno voluto a tutti i costi creare con violenza quasi : Piano piano un passettino alla volta una piccola conquista che si ottiene con la legalita’ e onesta e vedrete che piano piano qualcosa comincera’ a cambiare non lasciatevi intimorire da quelle persone che con prepotenza cercano di convincervi che ad aragona va bene cosi , non e affatto vero , cambiare non vuol dire perdere la propria entita’ cambiare vuol dire acquistare dignita’ credibilita stima e fiducia e ridare ad aragona un immagine nuova e pulita credeteci e provateci.
Cara Mela questo tentiamo di fare, AMC (che non è un movimeto partittico)punta alla teste, alle coscienze di giovani e non. La città e le sue provincie hanno l’obligo di urlare. CONVERTITEVI era per GIOVANNI PAOLO II un monito, il nostro CONVERTITEVI è un consiglio, saremo noi a segnare con una x il nome del futuro primo cittadino
Cara mela spero sinceramente ke il tuo commento venga letto da tutti i giovani e non di Aragona…nn credo ke la mentalità possa cambiare ma almeno ke sia piu’ elastica x tanti…ke finisca la catena del clientelismo,xkè è solo quello ke tiene quei poki giovani ancora qui….gli altri quelli ke hanno creduto ke siciliano nn significa scendere a compromessi..ke nn serve essere “servizievoli”con ki ci manovra i fili….ke nn c’è avvenire nel lavorare in nero….ke nn è giusto essere “accondiscendenti” con ki ti fa lavorare il doppio delle ore x poi pagarti una miseria, ke stare al potere nn significa impadronirti della poltrona e neanke umiliare i piu’ deboli…ecco tutti questi giovani sono andati via!!!!
Tatiana e vero quello che dici che coloro che non hanno voluto accondiscendere alle situazioni da te descritte sono andate via dallo scarto dello stivale.Dispiace definire la Sicilia lo scarto dello stivale ma vedi per colpa di certe teste di …….ignoranti e prepotenti portano le persone che hanno un po di sale in zucca ad abbandonare la propria terra per andare a cercare lavoro altrove perche’ il lavoro li lo devono gestire loro come le pere a piace facendo sottostare le persone al dovere dire eternamente grazie e ad essere devoti a certi mascalzoni per la vita questo non va bene per una questione di dignita’ personale Il lavoro e’ un diritto di tutti ed e’ sancito dalla Costituzione itaLIANA NON CAPISCO PERCHE’ DEVE ESSERE GESTITO DA QUESTE PERSONE COME SE FOSSE UNA COSA DI LORO PROPRIETA’.Cosi come il lavoro cercano di conservare una mentalita’ clientelare per far si che nulla possa cambiare anche tra i giovani ,visto che nell’ignoranza si gestisce meglio tutto.