Questa la lettera inviata al Ministro:
Ministro della Salute
On. Ferruccio Fazio Viale Giorgio Ribotta, 5
00144 Roma
OGGETTO: RICHIESTA ISPEZIONE SANITARIA PRESSO LA STRUTTURA DEL CENTRO CARDIOLOGICO PEDIATRICO DEL MEDITERRANEO DELL’OSPEDALE SAN VINCENZO DI TAORMINA .
Eccellenza On. Ministro,
quale Capogruppo del Pdl all’Assemblea Regionale Siciliana, e quale rappresentante istituzionale dei cittadini siciliani, intendo sottoporre alla Sua attenzione una intollerabile e gravosa contingenza creatasi nella sanità siciliana, la cui responsabilità è da imputare direttamente alla competenza dell’Assessore Regionale alla Salute Massimo Russo con il compiacimento del Presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Il disagio di cui mi faccio portavoce è legato alla inaugurazione del centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo dell’ospedale San Vincenzo di Taormina che, Gestito dal Bambin Gesù, si candida a richiamare piccoli pazienti da tutto il bacino del Mediterraneo. E’ qui che emerge il limite di tale situazione: l’istituto non potrà ospitare i bambini troppo piccoli o affetti da più di un disturbo, in quanto manca il reparto di terapia intensiva neonatale. A comunicare tali gravissime criticità e carenze è il neo-direttore del centro, Giacomo Pongiglione: “Nella struttura, scrive il direttore, non si accettano neonati che pesano meno di due chili e mezzo o che presentano più di una patologia. Il motivo? L’attività di terapia intensiva non è nei compiti né nelle capacità del centro. Tutti i prematuri cardiopatici dovranno rivolgersi ad altre strutture specializzate. Che però in Sicilia non esistono più. L’unica Cardiochirurigia pediatrica, quella dell’Ospedale Civico, ha chiuso i battenti prima di Natale, e i piccoli assistiti sono stati dirottati in blocco a Taormina. Su 2.500 bambini nati prematuramente – afferma Pongiglione – solo l’8 per mille presenta problemi di natura cardiologica. Ma in questo momento non siamo attrezzati per assisterli. Se la Regione ce lo chiede, siamo pronti subito a fare un reparto di terapia intensiva neonatale”.
Da questa denuncia emerge che ad oggi, le uniche unità di terapia intensiva ad alta specializzazione nell’Isola rimangono al Policlinico di Messina e di Palermo. Dove però non si effettuano interventi di cardiochirurgia invasiva sui bambini, favorendo ipotesi di un pericoloso corto circuito che preoccupa i camici bianchi.
La lettera del Dott. Pongiglione, è giunta sulla scrivania della commissione parlamentare sugli errori sanitari, che ha chiesto una relazione all’Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo. L’organismo parlamentare intende avere dei chiarimenti in merito ai percorsi diagnostici assistenziali programmati per i piccoli cardiopatici e sulla scelta dei i criteri con i quali è stato individuato l’Ospedale di Taormina come centro di alta specialità, premettendo che nel decreto sulla riorganizzazione della rete cardiologica firmato da Russo a maggio dell’anno scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 Giugno, uno dei requisiti per ottenere la qualifica, infatti, è proprio l’obbligo di avere un reparto di terapia intensiva neonatale.
Pertanto, On. Ministro, alla luce di queste gravi inefficienze che si aggiungono alle altre numerose precarietà in cui versa la sanità regionale siciliana, chiedo un Suo interessamento finalizzato ad una ispezione sanitaria presso la struttura del centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina, per una verifica e un riscontro di quanto denunciato dal direttore della struttura, ovvero la mancanza di uno strumento indispensabile per la tutela della salute dei bambini cardiopatici.
Certo di un Suo riscontro che darà risposta positiva a questa richiesta, Le porgo i miei più Cordiali saluti.
Palermo, 30 Giugno 2011
On. Innocenzo Leontini