Costituito ad Agrigento il comitato per il SI’ ai referendum del 12-13 giugno, su iniziativa di un gruppo di singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti e partiti che hanno deciso di impegnarsi insieme per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e degli elettori sui quesiti referendari su cui siamo chiamati a votare. Il comitato di è presentato oggi alla stampa locale. “Il voto è un nostro diritto imprescindibile. Il raggiungimento del quorum, oltre alla vittoria del SI’, è il nostro obiettivo irrinunciabile e serve un grande sforzo organizzativo per convincere almeno 25 milioni di italiani ad andare al voto!” ha sottolineato Massimo Raso, della Cgil e coordinatore provinciale del comitato per l’acqua pubblica. “Ma su questi referendum c’è oggi gran silenzio, un vero boicottaggio. Ci sentiamo pertanto direttamente responsabili della riuscita di questo referendum ed invitiamo la stampa locale ad aiutarci per far conoscere l’importanza del voto incoraggiando la partecipazione. Occorre conoscere per deliberare”, ha aggiunto Raso, che ha anche annunciato che altri comitati referendari nasceranno nei centri della provincia. Il coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, Lillo Miccichè, ha invitato il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, a schierarsi per il SI’ “per farsi perdonare di una scelta sbagliata che ha costretto la nostra provincia a privatizzare l’acqua. Il referendum ci darebbe di nuovo l’acqua pubblica e con la vittoria dei SI’ impedirà l’aumento del costo dei servizi idrici”. Epifanio Bellini del Partito Democratico ha sottolineato che la scelta per il nucleare è sbagliata anche per l’assenza di una pianificazione energetica del nostro Paese. “Non vengono valorizzate pienamente le risorse naturali del nostro territorio, che possediamo in maniera copiosa, ma non vengono sfruttate e messe a sistema per usarle con grandi vantaggi per la tutela dell’ambiente e delle persone e per lo sviluppo. Il ragionamento sull’energia va fatto secondo logiche ecocompatibili e sostenibili Riguardo al referendum sul legittimo impedimento, ribadiamo con forza il principio secondo cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge”, ha aggiunto Bellini. Per Legambiente è intervenuta Claudia Casa che ha annunciato che sabato prossimo 21 maggio a Palma di Montechiaro sulla scalinata della Chiesa Madre, con inizio alle ore 10.30, si svolgerà l’iniziativa “Dieci catene contro il nucleare”. Si tratta di una grande manifestazione nazionale fatta di dieci catene umane che si formeranno in dieci siti per dire no al nucleare. “Abbiamo invitato anche gli studenti che vogliamo che prendano consapevolezza della scelta che il paese deve fare tra il nucleare e le energie alternative. Una scelta che li riguarda perché riguarda anche il loro futuro”, ha sottolineato Claudia Casa. E’ intervenuta infine Ausilia Eccelso dell’Italia dei Valori che ha ricordato l’impegno del suo partito per raccogliere le firme e ottenere i referendum. “L’acqua è un diritto e non solo un bene, perché non può essere sostituita. Il nostro impegno è inoltre per una giustizia giusta e per questo ci impegniamo nel referendum sul legittimo impedimento e in ogni circostanza in cui i diritti della gente vengono violati o limitati come troppo spesso sta accadendo. Dinanzi a tutto ciò non è possibile alcuna distrazione e pertanto occorre un forte impegno di tutti in occasione del referendum”, ha detto Eccelso. Al comitato referendario agrigentino attualmente aderiscono Cgil, Partito democratico, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, i circoli Arci, Se non ora quando, Il Tamburino.