Progetti e documenti pubblici diventati segreti all’Ufficio Valutazione Impatto Ambientale della Regione.
Legambiente: clamorose omissioni e violazioni di una legge del 2008. Intervenga la Procura della Repubblica e l’Assessore Sparma rimuova i funzionari inadempienti.
Trasparenza, pubblicità degli atti e controllo sociale sono indispensabili
per combattere la corruzione , tutelare l’ambiente e garantire il principio di legalità.
Documenti pubblici e atti che dovrebbero essere a diposizione dei cittadini sono sottratti ad ogni pubblicità e sono diventati segreti all’Ufficio Valutazione di Impatto Ambientale dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
“Il Decreto Legislativo n. 4 del 16 gennaio 2008 agli articoli 20, 24, 27 e 28 – denuncia Angelo Dimarca, responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – prevede in modo inderogabile che i progetti e la relativa documentazione inerenti opere sottoposte a Valutazione di Impatto Ambientale siano resi pubblici sul sito web delle Regioni in modo da consentire a tutti i cittadini di presentare osservazioni ed avere contezza dell’iter dei progetti. Tale norma di legge viene platealmente violata da anni e non solo non vengono resi pubblici gli elaborati di progetto ma non vengono pubblicati sul sito web dell’Assessorato nemmeno i provvedimenti finali come prevede la legge.L’aspetto più grave riguarda i progetti sottoposti a semplice verifica ambientale e cioè quelli per i quali un funzionario può decidere se sottoporre l’opera a procedura ordinaria di impatto ambientale o dichiarare che l’opera può essere realizzata senza alcun ulteriore onere per il proponente. Una procedura quindi caratterizzata da elevata discrezionalità e per la quale l’Assessorato non ha mai fissato dei criteri oggettivi di esclusione ed in relazione alla quale appare di estrema gravità che non vengano neppure resi pubblici i progetti ed i provvedimenti finali come tassativamente sancito dalla legge. Per non parlare delle successive attività di monitoraggio sulle opere realizzate i cui risultati dovrebbero essere anch’essi pubblicati sul sito web dell’Assessorato e di cui invece non vi è traccia”. In questo contesto assume particolare gravità anche il fatto che moltissimi provvedimenti finali in materia di impatto ambientale siano stati firmati da dirigenti dei servizi mentre la legge 10 del 2000 e ripetuti pareri del Consiglio di Giustizia Amministrativa e dei consulenti giuridici dello stesso Assessorato abbiano ribadito che tali provvedimenti sono di esclusiva competenza dei Dirigenti Generali dell’Assessorato”. Legambiente chiede l’intervento della Procura della Repubblica di Palermo per accertare le responsabilità di una così clamorosa violazione delle legge per tanti anni, rilevando che trasparenza, pubblicità degli atti e controllo sociale da parte dei cittadini sono indispensabili per combattere la corruzione, garantire il principio di legalità e tutelare l’ambiente e la salute pubblica. Legambiente chiede altresì all’ Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Sparma ed al neo Dirigente Generale del Territorio Arnone l’avvio di una indagine interna e la rimozione dei funzionari che hanno così platealmente violato chiare, univoche e tassative disposizioni di legge.
18 marzo 2011