Risalente al IX secolo, fu la più importante porta della città, ed era costituita da un ponte levatoio. La Porta era sormontata da un arco gotico con lo stemma diFederico III d’Aragona, re di Sicilia dal 1296 al 1337. Fu completamente distrutta nel 1868 e ricostruita, senza più l’arco, nello stile neoclassico su progetto diRaffaello Politi. Dell’originaria porta esistono due disegni, uno del 1823 eseguito da Leo Von Klenze e l’altro del 1829 eseguito da Friedrich Maxmilian Hessemer.
La Porta di Ponte era anche l’ingresso della via Atenea, principale arteria della città medioevale di Girgenti.
Agrigento – Oggi – scrive Giovanni Parisi – la porta di Ponte rappresenta il cuore della città è l’ingresso del salotto buono di Agrigento è il biglietto da visita del centro storico ma purtroppo le sue condizioni non sono tra le migliori dal punto di vista estetico, poichè un’assurda discrasia altera l’intera immagine nel suo complesso monumentale.
Infatti,la parte destra è stata restaurata una decina di anni fa ed ha restituito la sua migliore immagine ai cittadini e ai turisti che tutti i giorni l’ammirano, è stata evidenziata la pietra di tufo colore oro, la stessa utilizzata dai greci per costruire i magnifici templi.
La parte sinistra invece è coperta da un orribile intonaco che ha nascosto la stessa pietra rendendo disomogeneo l’intero monumento agli occhi dei turisti e dei cittadini.
Tutte le mattine, che vado a Porta di ponte a comprare il giornale, da una vita intera contemplando la porta mi sono sempre chiesto cosa è che impedisce ai proprietari e al comune di fare restaurare la stessa.
Come è possibile che in una città definita d’arte e a vocazione turistica possa esistere una tale oscenità.
Pertanto, ho pensato di lanciare una sfida a me stesso e alle istituzione.
Vorrei restaurare la parte sinistra della porta di ponte con l’aiuto di alcuni sponsor privati.
L’intero progetto e la sua realizzazione potrebbe restituire alla comunità e ai turisti l’intera Opera nella sua originale magnificenza.
Lo stesso tipo di progetto a Roma lo sta realizzando un’altro imprenditore accollandosi l’intero restauro del Colosseo come in altre parti d’Italia per altri prestigiosi monumenti.
L’intera somma, necessaria al progetto e al restauro verrà reperita dal sottoscritto, che in prima battuta metterà non solo un congrua quota ma anche tutta l’organizzazione della propria azienda, con la partecipazione di sponsor che aderiranno alla mia iniziativa
Inoltre ho pensato di invitare i consiglieri comunali, provinciali della camera di commercio e di tanti altri enti pubblici a versare l’importo di un gettone di presenza come sponsorizzazione personale dell’iniziativa, i vari amministratori della città e della provincia a versare una quota pari allo stesso gettone percepito dei consiglieri, ed eventuali privati, se vogliono abbracciare tale iniziativa, ad effettuare eventuali versamenti su un conto bancario che sarà pubblicizzato sugli organi di stampa e che sarà gestito da un commercialista che sovraintenderà all’operazione finanziaria
L’intera iniziativa verrà presentata con una conferenza stampa nei giorni seguenti, mentre durante la sagra in uno stand appositamente allestito verranno raccolte le firme di sostegno dei cittadini alla mia iniziativa.
Pertanto- conclude Parisi – invito il Sindaco e gli altri enti competenti a mettere su un’eventuale corsia l’intera pratica per accelerare i permessi di restauro e restituire entro l’estate 2011 l’opera alla città e ai turisti.
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