Una cosa è abbastanza evidente anche negli ultimi interventi del consigliere comunale Giuseppe Arnone sul prossimo congresso provinciale del Pd e sulla candidatura di Emilio Messana a segretario provinciale: Arnone dimostra di non volere dare alcun contributo costruttivo nel Pd. Forse perché non è capace di darlo? I suoi interventi sono solo dei veti. Potranno avere delle ragioni o meno valide, ma alla fine sono solo dei veti. Arnone ci dice solo cosa non vuole e chi non vuole nel Pd, ma non ha mostrato finora alcuna capacità di offrire un contributo politico, culturale, ideologico significativo all’interno della sinistra democratica. La sua è una battaglia contro personalità del Pd che vuole siano cacciati e le ragioni che ci da anche in tal senso sono per lo più dettate da motivazioni che possono trovare un qualche valore forse nei tribunali, ma non hanno la qualità dell’intervento politico capace di creare un dibattito nel partito sui grandi temi dell’occupazione, dei diritti civili, delle riformismo, ecc. Su tali questioni il contributo di Arnone è praticamente pari allo zero. Un tempo riusciva ad avere qualcosa da dire almeno sull’ambiente. Oggi anche le sue lotte ambientaliste sono per lo più di carattere giudiziario e vengono imbastite al solo scopo di colpire qualcuno. La sua capacità di entrare nel mondo e nel dibattito politico è così scadente, che la stessa scelta di indicare Olimpia Campo come assessore è stata fallimentare, perché la presenza in giunta della Campo è molto, ma molto incostante ( per essere generosi). Non ha saputo giocare questa carta politica, forse perché non sa stare al tavolo della politica vera. Avete mai sentito Arnone parlare di grandi temi della vita politica nazionale o locale ? I suoi interventi sono terribilmente monotematici: apre la bocca per attaccare Capodicasa, Di Benedetto, Messana, Lauricella, Hamel, De Francisci ecc. Oppure interviene per difendere Zambuto e Girgenti Acque, ad esempio. Ma né nel primo, né nel secondo caso possiamo avere il piacere di apprezzare lo svolgimento di una qualche importante tematica politica che offra degli spunti significativi per aprire un qualche importante dibattito su cosa debba essere oggi la sinistra, sul destino del riformismo, sul futuro delle forze progressiste, ecc. Riteniamo purtroppo che per il fatto di essersi in questi ultimi anni esercitato soprattutto a scrivere interi volumi contro Capodicasa e Di Benedetto e a fare interventi televisivi al solo scopo di accusare i suoi avversari dentro e fuori il partito, Arnone abbia ormai persino perso la capacità stessa di elevarsi al di sopra di tali questioni per offrire un contributo importante all’attuale storia politica del Pd. Per sé ha scelto nel partito più il ruolo di Torquemada che quello di Gramsci o di Togliatti. I suoi stessi libri sono infarciti più di sentenze ed esposti che di citazioni di grandi politici, filosofi, statisti. Le sue letture saranno dello stesso genere. Pensiamo quindi che al prossimo congresso provinciale del Pd ancora una volta la sua presenza verrà ricordata per altri nuovi attacchi contro i leader del Pd che non per qualche brillante tesi su cui tutto il partito potrebbe confrontarsi. Pertanto anche per quanto riguarda la segreteria provinciale, il Pd ha davvero bisogno di un anti-Arnone, cioè di un politico di grande intelligenza e capacità organizzativa e non certo di un compilatore di esposti giudiziari. Ma Arnone non sa confrontarsi con Messana sul piano del dibattito politico e culturale e quindi lo attacca sul piano giudiziario. Il congresso non è un’aula giudiziaria, né un autodafé, è un luogo dove si fa politica. E questa è acqua dove il pesce Arnone non sa nuotare, sta più a suo agio a San Leone a caccia di patelle.
Elio Di Bella
Di Bella hai colto nel segno.
Arnone ormai si avvita solo su sè stesso. Non gli potrà mai riuscire di fare altro, se non di riproporsi fino alla nausea giornalmente dalla solita emittente, come da CONTRATTO. Ormai può provocare solo rigetto.
finalmente una persona che ha fatto il vero ritratto di Arnone bravo.