Sono giovani, sui vent’anni, per lo più stranieri, e con una forte concentrazione di alcol nel sangue. Il fenomeno dei ‘precipitati’ anno dopo anno si ripete nelle Baleari con conseguenze fatali.
Finora questa estate sulle isole sono già almeno 30 giovani che sono ‘caduti’ dai balconi degli alloggi turistici, quattro di loro sono morti ed i medici stanno lottando per Dureta un giovane inglese che è caduto Domenica a Ibiza.
Appartamenti turistici ed alberghi, soprattutto nelle aree di Magaluf, Palmanova, El Arenal, Alcudia e Plaja d’en Bossa a Ibiza sono i più colpiti dal nuovo sport spericolato di turisti tedeschi e inglesi, soprannominato ‘balconing’.
Fondamentalmente si tratta di passare da un appartamento all’altro o saltare da una stanza all’altra attraverso il balcone. Ci sono anche coloro che cercano di utilizzare il terrazzo come un trampolino di lancio per la piscina senza calcolare il rischio che l’euforia e la mancanza di riflessi causati dall’alcol e droghe consumate durante una serata trasgressiva.
Il risultato è spesso un giovane che precipita in strada o nel cortile dell’hotel con lesioni multiple che possono andare da una gamba rotta o braccio per arrivare a teste fracassate come si è verificato domenica pomeriggio a Ibiza. Un ragazzo di 20 anni è precipitato da un terzo piano a Plaja d’en Bossa, è stato trasportato in condizioni critiche in ospedale.
E questo è stato il primo di tre incidenti in meno di dodici ore.
Ha un senso rischiare di morire così?