Un racconto scritto mettendo insieme un paio di eventi recenti come ispirazione. Ovviamente il succo del racconto è TOTALMENTE frutto di fantasia. Meglio metterlo per iscritto per evitare guai…:-) Avete fatto caso che tecnica si usa in un film quando si vuole sottolineare l’incontro tra due persone?Il ralenti.Improvvisamente una scena diventa al rallentatore, il mondo […]
Mentre cammino attraversando il colonnato, occhi bassi e fiori in una mano, non posso fare a meno di ripensare alla telefonata con mamma.Non ce l’ha fatta a resistere: nonostante le avessi detto già di no mille volte è stata capace di telefonare anche mentre stavo per entrare per chiedermi se volevo che mi accompagnasse.“Prendo lo […]
Continue reading …Cosa vorrà dire, quando un muscolo decide di muoversi da solo, un breve sobbalzo, un fremito. O una sezione di ciglia si contrae e un unico occhio balbetta. La risposta è abbastanza facile, pensavo, significa che non ne puoi più. Mia moglie mi stava ruvidamente accanto, in quel viaggio indesiderato verso la terra dei miei […]
Continue reading …Noi che per decidere se era gol, palo o traversa ci bastavano tre minuti, un “cornuto!” urlato all’unisono e due boffe (schiaffi di inizio lite) all’avversario. Altro che Rosetti, fuorigioco e giudici di linea. Noi che giocavamo in campi pieni di pietre puntute, pezzi di vetro, siringhe e il vero miracolo era che il tetano, il colera […]
Continue reading …Una cosa poco confortante della maturità è l’attitudine a non convincersi più che gli altri o te stesso si agisca per il bene e per l’amore, e per la lealtà e la generosità..non so, tutto quello che da ragazzi era così assoluto, così indiscutibile, così chiaro, nel tempo ha mostrato il suo rovescio. Resta così […]
Continue reading …Avveniva di notte. Come facevo a distinguere la notte? La lunga notte. Lo sapevo. Tutti ad un certo punto andavano a dormire. Allora avveniva. Sfilavano a due a due, verso il camino e rubavano dei piccoli ciocchi di legno. Le donne erano rotonde e allegre, e i loro copricapi rossi, così come quelli degli uomini […]
Continue reading …La strada era in salita, e con le sue gambone tutte d’un pezzo, arrancava. In una mano aveva un lungo bastone e nell’altra il suo bottino. La vedevo risalire così, dal mio balcone, anzi dal balcone suo, perché la casa era sua, la proprietà era sua, l’aria era sua, nonostante noi tutti pagassimo un affitto, […]
Continue reading …Ada – di Cinzia Craus Ho le mani vuote. Vuote di fame, di sogni, di abbracci, di tempo, di pace. Vuote di sangue. Del sangue che scivola piano sulla mia pelle lavando via l’ansia e il dolore con altro dolore. Tengo su le braccia quando mi taglio. Guardo quei rivoli scorrere lenti, tracciare linee sottili […]
Continue reading …E’ ancora notte. Ed io ti scrivo. Il cielo è freddo mentre le stelle sembrano fuochi incandescenti. Ti scrivo Acmet, perché sei l’unico a cui vada il mio pensiero. Non a mia madre, non alle mie sorelle. Io penso a te, Acmet, e mi rendo conto solo ora di quanto onore tu mi abbia fatto […]
Continue reading …Sentimenti scadenti. Di seconda scelta. Come le piastrelle per il secondo bagno o per la casa al mare. Come i jeans difettati. Come certa frutta in certe estati troppo calde, conservata in frigo a fermarne la maturazione. Che quando arrivi a casa dentro è già marcia. Ecco, forse più così, come la frutta. Che le […]
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