L’amaro sfogo di un italiano
E’ molto che non ci sentiamo ragazzi, torno a scrivervi perché sono veramente incazzato:
“La costituzione un tempo contemplava la sovranità del popolo italiano, oggi a quasi 11 mesi dalla prima scossa del terremoto mi chiedo, anzi ci chiediamo, dove sia finita questa sovranità.
Siamo gente umile quassù, gente che è stata povera ma sempre ricca di dignità, ma a questo punto ci viene il dubbio: forse non ci considerate parte del vostro popolo? Non ci vedete più come una risorsa? Usare questo termine di questi tempi è pericoloso, lo so, ma io non cadrò nel tranello di qualcuno che si sfrega le mani ogni qualvolta aziona la ghigliottina per tagliare teste. Io, come si dice quassù, nasco contadino, ho le scarpe grosse e cervello fino…. sono anche poliziotto, ho spalle grosse quindi, sono abituato a sopportare.
Il punto è questo però, mi domando come mai qualcuno si preoccupa tanto di creare nuovi cittadini montando sul piede di guerra per far passare una legge di cui ora, con tutto quello di cui avremmo bisogno in questa terra, non ne vedo il bisogno. Onestamente avevo sentito dire dalle vostre onorevoli sedi che dopo quanto successo la priorità sarebbe stata aiutarci a rialzarci in piedi; dico aiutarci perché noi gente umile della montagna e della campagna avremmo fatto il nostro, anzi lo abbiamo fatto, ma dall’altra parte non abbiamo trovato mani tese se non quelle della gente umile, della gente comune ma dal gran cuore di tutta Italia.
Già la gente, il popolo sovrano e solidale, ma io, anzi noi, tutti questi sforzi e preoccupazioni da parte di voi onorevoli autorevoli e rispettabili e legittimi politici non ne vedo; magari avessimo visto le stesse facce preoccupate e smarrite che vediamo oggi a causa della velata minaccia della perdita dei vostri vitalizi, o la stessa energia con cui proponete leggi per agevolare l’acquisizione della cittadinanza italiana.
Per lavoro, ora che è estate, giro molto, faccio servizio in molte località balneari del centro Italia; bene, anzi male, vedo flotte di personaggi annoiati che non sanno come far passare la giornata, alloggiare in hotel oziando, quando va bene, gingillandosi con smartphone da 1000 euro, con cuffie da 500; li guardi, ti prendono in giro si lamentano perché il cibo non gli garba, perché il Wi-Fi e’ lento e perché si annoiano. Quando va male invece si mettono in azione e non si fanno mancare nulla, spaccio rapine e devo continuare? Non pagano biglietti di autobus e treni, non pagano l’autostrada perché come avete visto la percorrono in bicicletta.
I video non sono piaciuti a qualcuno; che faccio, vi mando un video da quassù? Vi piacerà di più? Non ho solo lavorato al mare, un anno fa nonostante fossi in ferie, nonostante la casa dove sono nato abbia subito un duro colpo, dopo un ora dalle scosse ero in divisa a Castelluccio per fare il mio, ne più ne meno….
Non ho sentito lamentarsi nessuno in questi mesi per la qualità del cibo, non ho visto nessuno cercare il Wi-Fi e nessuno mi ha accoltellato e non ho visto nessuno oziare e combattere la noia; ho visto dignità, solidarietà e tanta, tanta umiltà.
E’ passato quasi un anno, i Tg ormai non parlano quasi più di noi; accendi la TV guardi i Tg e senti dell’arrivo dei migranti, della spartizione dei migranti e delle avventure ( chiamiamole così ) dei migranti.
Ho visto gente di 90/95 anni dormire in tenda con un metro e mezzo di neve fuori e -15 gradi, ho visto gente di 20 anni alta due metri e un fisico da culturista, accoltellare colleghi, lamentarsi degli hotel e prendermi per il culo ogni giorno che scendo in strada.
Ora immagino che vi indignerete onorevoli e illustri inquilini dei palazzi romani; se le mie parole vi dovessero irritare mi potete trovare nelle mie zone, le zone terremotate, la strada la conoscete siete venuti su a farvi qualche selfie il giorno di Natale poi nulla più. Se volete sospendere anche me, mi trovate nel villaggio di casette che avete costruito in tempi rapidissimi dopo il terremoto, in fondo accogliamo dai 1000 ai 3000 migranti al giorno che vuoi che sia fare 2000 casette in un anno? Ah no, cavolo, e’ andato storto qualcosa? Non ci sono casette? Va be’ sospendetemi lo stesso, ma la pala lasciatemela che le macerie devo ancora finire di toglierle.
Grazie, cordiali saluti dalle zone terremotate popolate da popoli che la costituzione definisce sovrani.
La lettera è stata pubblicata dalla pagina Facebook “Siamo Tutti Cretini“