Nell’apprendere dagli Organi di Stampa che l’On. Vito Comencini della Lega sarebbe indagato per vilipendio al Capo dello Stato, il Movimento Astensionista Politico Italiano esprime “piena soddisfazione” per le indagini avviate dalla Procura di Verona nei suoi confronti.
Dopo la ferma presa di posizione in favore del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il nostro movimento intende costituirsi “parte civile” nel processo al parlamentare leghista, poiché l’attacco al Capo dello Stato implicitamente si estende e colpisce l’intero popolo italiano.
Alla base delle infamanti accuse quel 34% del risultato elettorale conseguito dalla Lega alle Elezioni Europee, corrispondente a poco più di 9 milioni di voti effettivi conseguiti, che l’arroganza e la presunzione leghista vorrebbe far traslare nella rappresentatività del 34 per cento dell’intero elettorato italiano.
Come se, di colpo, i 9 milioni di elettori leghisti fossero raddoppiati fino ai quasi 18 milioni di voti vantati dal calcolo troglodita.
Ma la colpa di tutto ciò, e del rischio corso dalla nostra democrazia se il ragionamento perennemente egoistico della Lega avesse avuto per loro esito positivo, è in gran parte di stampa e mass media, rei di amplificare all’esasperazione un dibattito politico che non solo è sterile e dannoso, ma al tempo stesso è pesantemente preconfezionato, ed imperniato esclusivamente sulle risultanze di dati politici falsati, frutto di alchimie ed escamotages antidemocratici…
E realizzati ad hoc per rendere più agevole la conquista illiberale e antidemocratica del potere da parte di predatori organizzati di ricchezze pubbliche!
Ancora una volta tocca a noi astensionisti politici far notare che, nella fattispecie, l’elettorato sovrano che alle europee non ha espresso delega alla Lega è più dell’80%, fra elettori prima di tutto non esprimenti voto utile (astensionisti) ed elettori di tutti gli altri partiti.
E ancora una volta tocca a noi far notare che tutto ciò si sarebbe potuto agevolmente evitare se, come sancito dalla Costituzione e da tutte le leggi sul pluralismo e la par condicio, al concorso della formazione del pensiero politico degli elettori fosse stato dato quel minimo di spazio, nel confronto politico, anche al movimento astensionista, che da anni rivendica ciò senza però riscontri da parte dei grandi mass media.
Oltre al vilipendio al Capo dello Stato, la condotta criminale leghista potrebbe prefigurare anche il compimento di altri reati, quali il falso ideologico, la truffa, l’appropriazione indebita di consenso elettorale per fini di accaparramento del potere o usurpazione dello stesso, fino all’attentato alla Costituzione e alla tentata cospirazione contro l’integrità dello Stato.
L’appello e il monito che il Movimento Astensionista rivolge pertanto a tutte le forze politiche in Parlamento, chiamate ad autorizzare sia il rinvio a giudizio del parlamentare in questione ma ben presto anche una “nuova e imposta” manomissione della Carta (taglio del numero dei parlamentari…), è di difendere, salvaguardandoli, tutti i principi e i valori della nostra Costituzione, nella quale è bene impresso il collante della convivenza comune e della rappresentatività dell’intero popolo italiano.