Si sa che viviamo nell’epoca delle passioni tristi e veloci ma di certo non ci aspettavamo un così repentino colpo di coda del M5S rispetto alle politiche sbandierate al suo nascere: il “vaffa a tutti, il no alle alleanze, la patetica retorica degli onesti contro i furbi” ed altre fandonie sono ormai naufragate miseramente.
La maschera è stata buttata ed i grillini hanno ampiamente dimostrato di essere interessati solo alle poltrone (come gli altri politici del resto), immersi nelle solite pratiche politiciste e interclassiste.
Il M5S, alla guida del nuovo Governo, si è infatti presentato con un gruppo dirigente che media su tutto e che ha abbandonato gran parte delle promesse fatte in passato e dei programmi redatti prima del voto.
A tal proposito ricordiamo l’inchiesta condotta da Il Foglio, che svelava l’esistenza di una differenza sostanziale tra i contenuti pre e post elezioni, proponendo anche dei precisi riferimenti temporali: “Fino al 2 febbraio sul sito del M5s c’era un programma, il 7 marzo – tre giorni dopo le elezioni – ce n’era un altro. Totalmente diverso e spesso diametralmente opposto”.
Al netto della cronaca, verrebbe da chiedersi: quale è la linea politica oggettiva del Movimento 5? Chi la decide? Parte dal basso come sostengono o è imposta dall’alto? Chi muove i fili?
I dubbi non saranno chiariti ovviamente in questa sede, ma speriamo almeno di indurre in riflessioni quanti ancora credono nella buonafede dei grillini.
Unico fatto oggettivo è che il giocattolo presentato come nuovo movimento antisistema è abbondantemente andato in frantumi e adesso saltano fuori tutte le incongruenze e le fragilità di chi non sa neanche lontanamente cosa significhi fare politica, con buona pace di chi si attendeva un briciolo di progettualità per rovesciare gli assetti di potere consolidati e incancreniti.
Prova è l’ultimo triste episodio che ha visto l’assoluto defilarsi del Movimento di fronte alle questioni ambientali e nello specifico sul tema Xylella, tanto caro a Beppe Grillo (relegato ormai nella parte del vecchio guru in pensione).
L’ultimo Highlander
L’unico difensore degli ulivi secolari è rimasto il Senatore Lello Ciampolillo, che d’emblèe si è visto sempre più emarginato dai colleghi grillini.
Giovedì 24 gennaio è stato infatti bocciato il sub emendamento presentato dal Senatore pugliese, (sul decreto Semplificazioni) davanti ad una platea di pentastellati a corna basse.
L’intervento del Senatore
Un acceso Ciampolillo ha chiesto conto dell’emendamento al capogruppo Patuanelli: “Mi ha guardato in silenzio e poi ha detto che questi erano gli accordi con la Lega” , poi ha letto la sua relazione, (vedi il video dell’intervento) in assemblea congiunta “Colleghi, oggi abbiamo una grande responsabilità. Qualcuno nel Governo si è fatto convincere che sia giusto dare il via libera allo sterminio di centinaia di migliaia sanissimi della mia meravigliosa Puglia. Tutto ciò per assicurare l’ennesimo assalto al bottino di centinaia di milioni di euro provenienti dalla tanto vituperata Unione Europea. Soldi che ovviamente non andranno a vantaggio della Puglia, ma dei soliti lestofanti imprenditori, politici e funzionari in malafede. Tagliare gli ulivi, per altro in grandissima parte non affetti da Xylella, non serve a nulla. Non blocca la Xylella tagliare gli ulivi, semplicemente perché la Xylella non è solo sugli ulivi ma è ovunque: sui cespugli, sugli oleandri, ovunque. E noi che facciamo, Presidente”- prosegue il Senatore con toni accorati- “tagliamo gli ulivi, molti dei quali sanissimi. Parliamo di milioni di ulivi e dunque di fatto resistenti alla Xylella…Noi li tagliamo! Una follia! In Puglia la Xylella, dovete saperlo cari colleghi, è stata accertata nel 2013. Era sull’1,8% negli ulivi(nel 2013). Nel 2018 ancora sull’1,8%. Cosa significa tutto questo? Non c’è alcuna epidemia. Si parla di epidemia, ma non c’è alcuna epidemia in realtà. I batteri come sapete, in natura sono sempre esistiti e si combattono con i mezzi della natura, con i sistemi naturali e con i mezzi della scienza, non certo tagliando gli alberi . Milioni di alberi sani! Occorre praticare la buona agricoltura, potare frequentemente gli alberi malati, usare fertilizzanti e pesticidi naturali, curare la natura, curare gli alberi. Gli agricoltori in Puglia, quelli veri, non quelli sindacalizzati amici dei politici, sanno benissimo come si fa. Andateglielo a chiedere. Io l’ho fatto! Sono stato pure all’università della Basilicata. Illustri scienziati, liberi dalla tentazione della spartizione dei fondi pubblici in arrivo, sono chiaramente su questa linea e confermano l’assurdità e l’inutilità dell’eradicazione degli ulivi. Una follia!” E poi conclude “Io vi chiedo colleghi e soprattuto ai collegi della Puglia qui presenti che voteranno: mettetevi una mano sulla coscienza! Noi no possiamo rimanere immobili e insensibili. Non possiamo sempre lavarci le mani rimettendoci alla Magistratura. Sapete che la procura di Bari ha avviato indagini penali a seguito di un nostro esposto e ha disposto il sequestro di un ulivo. Sono in corso accertamenti peritali e la politica che fa davanti a tutto questo? Vi chiedo di votare in favore del mio sub emendamento e di cancellare questa vergogna. Il mio invito in particolare è rivolto ai colleghi pugliesi qui presenti: salviamo insieme gli ulivi di Puglia. Salviamo l’ambiente per noi, per i ragazzi, per il futuro della nostra terra. Grazie colleghi”.
Ovviamente la battaglia è solo all’inizio “Combatteremo in Senato, non finisce qui” dichiara il Senatore Ciampolillo.
Noi saremmo curiosi però di conoscere i nomi dei “Giuda” senatori pugliesi che hanno tradito per 30 denari la loro terra.
Un’assurda pena
Ma la cosa che più ci fa percepire la malafede della politica e gli intrallazzi di potere si evince dalla decisione di punire con una pena detentiva da 1 al 5 anni (l’UE pronta a chiedere i danni) chi si oppone all’eradicazione degli alberi malati.
E Grillo?
E dire che Grillo il 14 febbraio 2016 su “il blog delle stelle. Il primo magazine online” aveva già definito il batterio “una gigantesca bufala”.
Per Grillo il provvedimento è incostituzionale, ma a seguito della visita dei Commissari europei, che hanno valutato lo stato delle operazioni di contenimento per la diffusione del batterio responsabile del Co.Di.Ro. i pentastellati pugliesi hanno cambiato registro e chiesto di procedere con gli abbattimenti.
Sembrano passati secoli da quando il MoVimento 5 Stelle gioiva per la sospensione del piano di abbattimenti predisposto dal Commissario governativo Silletti. Oggi tutti zitti: parla solo Ciampolillo.