Ieri, intorno le 12.30 circa, la Dott.ssa Maria Fascetto Sivillo, al termine di un’udienza si recava presso la propria stanza dove notava poggiata sul tavolo della propria scrivania una busta in carta pergamena alla medesima indirizzata, con l’indicazione manoscritta della destinataria e dell’indirizzo, senza alcuna indicazione del mittente.
Pertanto, com’è sua consuetudine fare e pensando che si trattasse di un invito, in considerazione della busta in carta pergamena utilizzata, provvedeva ad aprire la busta e, con suo grande stupore e sgomento, rinveniva all’interno della stessa un foglio di carta bianca semplice ripiegato su stesso, contenente a sua volta un altro ritaglio di foglio di carta bianco sporco di una sostanza di colore marrone, che dal cattivo odore emanato verosimilmente lasciava presumere che si trattasse di escrementi.
Attonita ed esterrefatta per tale grave ed incomprensibile gesto indirizzato ai suoi danni da soggetti ignoti, immediatamente si recava presso gli uffici della Sezione Polizia Giudiziaria Carabinieri in sede per denunciare l’accaduto e consegnare l’oggetto del crimine.
La Dott.ssa Fascetto Sivillo, quale magistrato in servizio presso la Sesta Sezione Civile del Tribunale di Catania, ed in particolare occupandosi la medesima di esecuzioni immobiliari, è rimasta particolarmente turbata dall’accaduto, temendo ed interpretando tale gesto quale atto intimidatorio nei suoi confronti.
Inoltre, una particolare coincidenza ha ulteriormente turbato la Dottoressa, atteso che sulla busta “incriminata” era apposto un timbro postale datato 7 maggio 2018, e cioè la stessa data in cui la medesima si trovava fuori sede, perché convocata dinnanzi al Consiglio Superiore della Magistratura, in un procedimento incoato nei suoi confronti, per un’asserita minaccia (risalente al 2009 ben nove anni fa) in danno di un direttore della sede di Enna, Fabio Maria Sutera (soggetto che la magistrato afferma di non aver mai conosciuto), dalla Riscossione Sicilia s.p.a., in persona dell’allora legale rappresentante, Avv. Antonio Fiumefreddo che recentemente ha dichiarato: “abbiamo denunciato la Dott.ssa Fascetto, facendo semplicemente il nostro dovere”.
Sulla vicenda è stato presentato un esposto, ritenendo inoltre assolutamente grave ed allarmante che il suddetto plico, dal contenuto misterioso nonché apertamente e fortemente intimidatorio, sia stato rinvenuto all’interno della stanza in cui la Fascetto Sivillo esercita le proprie funzioni di magistrato.