Nel periodo delle festività di fine anno il Gruppo Carabinieri per la Tutela Forestale di Padova, reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, ha predisposto mirati controlli nel settore agroalimentare tipico locale al fine di contrastare possibili frodi a danno dei consumatori. Complessivamente sono state riscontrate irregolarità per le quali sono state contestati illeciti amministrativi per un totale di 26.000 euro. I controlli sono stati concentrati principalmente sulle filiere agroalimentari del “Formaggio Grana Padano DOP” e del “Prosciutto Berico-Euganeo DOP” che interessano vaste aree del territorio della provincia di Padova. Tutte le eccellenze gastronomiche rappresentano per il territorio rurale una risorsa importante, capace di generare un valore aggiunto sia economico che culturale. La sua fragilità però è spesso preda di fenomeni criminali che mediante la contraffazione delle produzioni DOP e IGP danneggia la vera filiera agroalimentare d’eccellenza e di qualità certificata e garantita dai vari Consorzi di Tutela.
L’attività condotta dai vari reparti Carabinieri per la Tutela Forestale ha avuto due principali filoni. un primo filone è stato il settore del “Grana Padano DOP” e i controlli si sono orientati principalmente fra alcuni caseifici, dove in un caso è stata accertata la presenza di una attività di sezionamento e commercializzazione di formaggio Grana Padano DOP senza che l’azienda fosse autorizzata dal Consorzio di Tutela. Nel caso le sanzioni elevate ammontano a 6.000 euro.
Il secondo filone di controllo è stato orientato al territorio della bassa padovana ove si concentra la produzione e la commercializzazione del “Prosciutto Veneto DOP”, impropriamente chiamato e conosciuto con il nome di “Prosciutto di Montagnana”. Nel caso di specie i controlli sono partiti a seguito di una segnalazione da parte del CONSORZIO DI TUTELA che ha il compito di garantire la tutela dei produttori del vero Prosciutto VENETO DOP, nonché quella dei consumatori che voglio degustare tali eccellenze alimentari. Le verifiche condotte dalla locale Stazione Carabinieri Forestale di Monselice hanno portato a riscontrare presso una ditta con sede legale a Montagnana una attività di pubblicità e commercializzazione, anche su piattaforma internet, di un comune prosciutto crudo nazionale con indicazioni mendaci tali da indurre in errore il consumatore sulla origine e provenienza del prodotto. Questo perché il prosciutto crudo veniva presentato e venduto al consumatore con chiari ed evidenti riferimenti al paese di “Montagnana”, storicamente culla della produzione e sede del Consorzio di Tutela del Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, quando in realtà le cosce dei suini utilizzate nel processo produttivo provenivano da allevamenti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia-Giulia. Per tali irregolarità venivano elevati verbali amministrativi per 10.000 euro.
Si richiama quindi l’attenzione dei consumatori nella scelta dei prodotti agroalimentari DOP e IGP i quali devono per legge devono essere etichettati mediante regole precise e rigorose. L’essere contrassegnati dal marchio del consorzio e dal marchio DOP e IGP rappresenta indice di legame tra il prodotto e il territorio a cui questo si riferisce.
Obiettivo dell’Arma dei Carabinieri nel settore della tutela agroalimentare è quello di operare affinché si possa prevenire e contrastare tentativi di illegalità, nonché reprimere i reati di frode e contraffazione dei prodotti Made in Italy in generale e delle DOP e IGP in particolare. Proprio le Denominazioni di Origine e le Indicazioni Geografiche protette rappresentano un determinate volano per la crescita del territorio locale che deve il suo principale sviluppo alle produzioni agroalimentari.
L’attività condotta dai vari reparti Carabinieri per la Tutela Forestale ha avuto due principali filoni. un primo filone è stato il settore del “Grana Padano DOP” e i controlli si sono orientati principalmente fra alcuni caseifici, dove in un caso è stata accertata la presenza di una attività di sezionamento e commercializzazione di formaggio Grana Padano DOP senza che l’azienda fosse autorizzata dal Consorzio di Tutela. Nel caso le sanzioni elevate ammontano a 6.000 euro.
Il secondo filone di controllo è stato orientato al territorio della bassa padovana ove si concentra la produzione e la commercializzazione del “Prosciutto Veneto DOP”, impropriamente chiamato e conosciuto con il nome di “Prosciutto di Montagnana”. Nel caso di specie i controlli sono partiti a seguito di una segnalazione da parte del CONSORZIO DI TUTELA che ha il compito di garantire la tutela dei produttori del vero Prosciutto VENETO DOP, nonché quella dei consumatori che voglio degustare tali eccellenze alimentari. Le verifiche condotte dalla locale Stazione Carabinieri Forestale di Monselice hanno portato a riscontrare presso una ditta con sede legale a Montagnana una attività di pubblicità e commercializzazione, anche su piattaforma internet, di un comune prosciutto crudo nazionale con indicazioni mendaci tali da indurre in errore il consumatore sulla origine e provenienza del prodotto. Questo perché il prosciutto crudo veniva presentato e venduto al consumatore con chiari ed evidenti riferimenti al paese di “Montagnana”, storicamente culla della produzione e sede del Consorzio di Tutela del Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, quando in realtà le cosce dei suini utilizzate nel processo produttivo provenivano da allevamenti di Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia-Giulia. Per tali irregolarità venivano elevati verbali amministrativi per 10.000 euro.
Si richiama quindi l’attenzione dei consumatori nella scelta dei prodotti agroalimentari DOP e IGP i quali devono per legge devono essere etichettati mediante regole precise e rigorose. L’essere contrassegnati dal marchio del consorzio e dal marchio DOP e IGP rappresenta indice di legame tra il prodotto e il territorio a cui questo si riferisce.
Obiettivo dell’Arma dei Carabinieri nel settore della tutela agroalimentare è quello di operare affinché si possa prevenire e contrastare tentativi di illegalità, nonché reprimere i reati di frode e contraffazione dei prodotti Made in Italy in generale e delle DOP e IGP in particolare. Proprio le Denominazioni di Origine e le Indicazioni Geografiche protette rappresentano un determinate volano per la crescita del territorio locale che deve il suo principale sviluppo alle produzioni agroalimentari.