I furti di opere d’arte denunciati nel 2016 sono stati 33, in diminuzione del 39% rispetto al 2015. Obiettivi principali sono stati chiese, enti pubblici e privati.
Le province più colpite risultano Parma e Bologna, ove la criminalità si è rivolta, soprattutto, ad abitazioni private e chiese dell’entroterra.
Le tipologie di oggetti maggiormente trafugati sono: dipinti, sculture (in particolare lignee), ebanisteria, nonché beni librari e archivistici.
L’attività repressiva
L’attività operativa dell’anno 2016 ha i visto i Carabinieri del Nucleo TPC di Bologna deferire in stato di libertà 35 individui. Sono stati sequestrati e recuperati 110 beni culturali, per un valore, tenuto conto delle opere contraffatte, complessivo di Euro 2.466.000.
Le attività d’indagine sono state coordinate da varie Procure della Repubblica del territorio emiliano-romagnolo e nazionale. Fondamentale è stata l’osmosi operativa con i reparti territoriali e specializzati dell’Arma, in particolar modo con il Nucleo Elicotteri di Forlì con il quale sono stati effettuati i controlli delle aree paesaggistiche ed archeologiche.
Prezioso l’apporto fornito dalle articolazioni periferiche del MIBACT in relazione agli esami tecnici sui beni recuperati.
Contraffazione e falsificazione
Nel 2016 sono proseguite le attività d’indagine sulle opere d’arte contraffatte di esponenti dell’arte contemporanea italiana ed internazionale, individuando, sequestrando e riuscendo così a sottrarre dal mercato beni pronti ad essere venduti come autentici.
Gli esiti delle numerose indagini svolte, i dati a livello nazionale e le acquisizioni informative confermano che la specifica attività criminosa è in continua espansione, per una concomitante serie di cause. Alcune di carattere tecnico, concernenti in particolare le modalità di riproduzione proprie dell’arte contemporanea, altre connesse al fatto che tale mercato è foriero di facili guadagni.
Nello specifico settore, il Nucleo ha affinato l’attività di contrasto, continuando a rivolgere l’attenzione non tanto alle singole evenienze del mercato, ma alle filiere organizzate che dalla produzione arrivano sino alla commercializzazione.
I falsi sequestrati, qualora immessi nel mercato quali autentici hanno un valore stimato di 2.158.000 euro.
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il dipinto, olio su faesite cm 84 x 32, XVI secolo, raffigurante San Nicola di Bari, provento di furto perpetrato nel gennaio 1984 ai danni della locale Basilica Santa Maria dei Servi e sequestrato a Bologna il 4.8.2016 nell’ambito dei controlli preventivi volti al contrasto del commercio illecito di opere d’arte.
Verranno inoltre esposti tre dipinti olio su tela falsamente attribuiti al noto pittore ed incisore bolognese Giorgio Morandi commercializzati come autentici per il valore complessivo di 2.000.000,00 di euro e sequestrati dal Nucleo nel mese di settembre u.s.
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17 Dicembre 2024