“Centri accoglienza dei profughi già al collasso e come se non bastasse si aggiunge il rischio concreto che migliaia di profughi dopo il 30 settembre vengano sfrattati dalle varie organizzazioni e associazioni che li ospitano -Andrea Maira, coordinatore provinciale di FARE! Caltanissetta, dichiara – servono 600 milioni di euro entro fine mese o sarà il caos totale per le nostre città. Non oso pensare cosa succederebbe a Caltanissetta una volta aperte le porte dei centri. Si rivolterebbero in città in troppi, e senza assistenza e cibo anche il più mite dei profughi sarebbe costretto a delinquere. E’ impensabile questa eventualità, i problemi di ordine pubblico, igienico sanitario nonchè di pura assistenza arrecherebbero danni e pericolosità al nostro quieto vivere già messo a dura prova dalla “solita” delinquenza quotidiana. – aggiunge ancora Maira – Sono circa 160 mila gli stranieri sbarcati sulle nostre coste che comportano una spesa di ben 100 milioni di euro al mese, costi che hanno superato lo stanziamento previsto costringendo il Viminale a sospendere i pagamenti di chi gestisce i servizi all’interno dei centri.
I problemi economici sarebbero chiaramente di minor peso se il DDL a firma del deputato FARE! Emanuele Prataviera fosse già stato accolto, e prevedendo il rimpatrio per i profughi ai quali è stato negato la richiesta di asilo nel nostro Paese e hanno fatto ricorso al TAR, numeri e costi sarebbero minori. Ancora il Governo parla di impiegare gli uomini dell’intelligence nella trattativa bilaterale con gli Stati africani da cui partono i migranti, adesso creando una struttura all’interno di Palazzo Chigi per coordinare gli interventi dei vari ministeri, ancora parole e mai fatti. Intanto il problema dei conti in “rosso” rischia di gravare sugli italiani che già vivono di stenti e adesso si avvicina l’ipotesi di una vera e propria invasione di profughi disperati per le strade, creando chiaramente problemi di ordine pubblico e di sicurezza.
Auspichiamo che la questione venga immediatamente risolta e senza aggravio di costi per gli italiani che già pagano a caro prezzo questa situazione e che Caltanissetta, come tante altre città, non venga invasa da profughi disperati i quali privi di assistenza potrebbero delinquere in ogni ordine e misura per sopravvivere.”
Conclude così il coordinatore provinciale di FARE!con Tosi, dott. Andrea Maira.